Tre mesi dopo il rogo che lambì le case, nessuna bonifica. Ruggine, oli e materiali tossici continuano a infiltrarsi nel terreno.

Sono passati tre mesi dall’incendio che, in pieno quartiere Fontanelle, ha bruciato diverse autovetture abbandonate in un’area a pochi metri da un condominio abitato.
Una scena che allora aveva generato paura e indignazione tra i residenti: le fiamme si erano avvicinate pericolosamente al palazzo, mettendo a rischio case, famiglie e bambini.

Oggi, nulla è cambiato.

Le carcasse carbonizzate delle auto sono ancora tutte lì, arrugginite e accartocciate, circondate da alberi bruciati e vegetazione annerita.
Non è stata effettuata nessuna rimozione, né tantomeno una bonifica dei terreni contaminati.


UN RISCHIO SANITARIO E AMBIENTALE DIMENTICATO

Le auto bruciate rilasciano:

  • idrocarburi

  • olio motore e residui di benzina

  • piombo e metalli pesanti

  • diossine e microplastiche prodotte dalla combustione

Queste sostanze:

  • si assorbono nel terreno

  • possono raggiungere la falda

  • vengono respirate attraverso il pulviscolo

  • entrano nella catena alimentare

Siamo davanti a un potenziale disastro ambientale, anche se piccolo nella superficie, grande nei rischi.


EPPURE L’INCENDIO È AVVENUTO A RIDOSSO DELLE ABITAZIONI

Il paradosso è evidente:

  • il fuoco è stato spento

  • l’emergenza è stata archiviata

  • ma i residui tossici restano a contatto diretto con la vita quotidiana dei residenti.

A pochi metri:

  • balconi

  • finestre

  • giardini privati

  • bambini che giocano


CHI DOVEVA INTERVENIRE?

In questi casi, per legge, dopo un incendio di materiali potenzialmente inquinanti:

  1. L’ente proprietario o responsabile dell’area deve:

    • rimuovere i rifiuti

    • bonificare il suolo

  2. Il Comune deve:

    • verificare l’assenza di rischi sanitari

  3. L’ARPA deve:

    • eseguire controlli e campionamenti

Ma ad oggi non risultano interventi, né comunicazioni pubbliche sulle condizioni ambientali dell’area.


LA DOMANDA CHE TUTTI IN QUARTIERE SI FANNO

Perché dopo tre mesi:

  • le auto sono ancora lì?

  • il terreno bruciato è ancora esposto?

  • nessuna analisi è stata resa pubblica?

Possibile che nessuno ritenga questa situazione pericolosa?

Spegnere un incendio è un intervento d’emergenza.
Bonificare dopo è un dovere.
Lasciare tutto com’è significa accettare dell’inquinamento sotto casa come fosse normale.

Fontanelle non è – e non può essere considerato – un quartiere di serie B.

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