Fontanelle torna pulita grazie alla Regione: la cura del verde arriva dal Corpo Forestale
Sono finalmente partiti, già da qualche giorno, i lavori di pulizia, potatura e scerbatura nel quartiere Fontanelle di Agrigento. Un intervento straordinario che ha interessato aiuole, piazze e strade, contribuendo a migliorare sensibilmente il decoro urbano e la vivibilità di una delle zone più popolose della città.
A distinguersi per impegno e professionalità sono stati i numerosi operatori del Corpo Forestale Regionale, che hanno agito sotto il coordinamento dell’Assessore al Verde Pubblico Alessandro Sollano, in sinergia con la Presidenza della Regione Siciliana.
Un’azione concreta… ma tardiva
L’iniziativa, resa possibile dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Presidenza regionale guidata da Renato Schifani, è certamente da lodare per efficacia e impatto. Il quartiere ha riacquistato ordine e pulizia, grazie a un’operazione che si spera possa diventare sistematica e non soltanto episodica.
Ma proprio qui nasce la riflessione:
Perché si è dovuto attendere un intervento “dall’alto”?
È normale che per garantire l’igiene minima e la manutenzione del verde ad Agrigento debba muoversi il Presidente della Regione in persona?
Una città lasciata al degrado?
L’intervento a Fontanelle dimostra che, quando c’è volontà e organizzazione, i risultati si ottengono. Tuttavia, appare evidente che senza la spinta regionale la situazione sarebbe rimasta com’era: aiuole abbandonate, erbacce ovunque, marciapiedi invasi da sterpaglie e sporcizia.
Una condizione che non riguarda solo Fontanelle, ma che interessa larga parte della città, da San Leone al centro storico, passando per le frazioni periferiche.
La domanda sorge spontanea:
Per quanto tempo ancora Agrigento dovrà vivere in uno stato igienico-sanitario che nulla ha da invidiare a un paese incivile?
Meriti e responsabilità
Il plauso va certamente agli operatori forestali e all’assessorato competente. Ma non può passare sotto silenzio l’inerzia dell’Amministrazione comunale, che avrebbe dovuto intervenire ben prima per assicurare standard minimi di vivibilità. L’intervento regionale è stato una boccata d’ossigeno, ma anche una fotografia imbarazzante dell’inefficienza amministrativa locale.
Serve programmazione, non emergenze
Perché la pulizia urbana e la cura del verde non diventino eventi straordinari ma parte integrante della quotidianità cittadina, è necessario un cambio di passo:
- Programmare interventi regolari;
- Coinvolgere cittadini e associazioni;
- Pretendere responsabilità da chi amministra.
Fontanelle ringrazia, ma Agrigento aspetta risposte. E, magari, una città normale, dove per pulire una piazza non debba intervenire il Presidente della Regione.
Report Sicilia continuerà a monitorare lo stato del decoro urbano quartiere per quartiere.










