Calogero e Giuliano Traina ai domiciliari, altri quattro indagati a piede libero tra cui l’ingegnere Vittorio Giarratana, già coinvolto nell’inchiesta “Appalti e mazzette”. Sotto la lente l’appalto per i rifiuti a Valguarnera. Intercettazioni decisive.
Agrigento/Enna – 2 luglio 2025
Si allarga lo scenario dell’inchiesta della Procura di Enna che ha scosso il settore dei rifiuti e le connessioni con la politica locale e regionale. Al centro delle indagini, coordinate dalla Digos e fondate su un corposo impianto di intercettazioni telefoniche e ambientali, vi è l’appalto settennale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Valguarnera, rinnovato nel 2021 in favore dell’impresa Traina.
Il giudice per le indagini preliminari di Enna ha disposto gli arresti domiciliari per Calogero e Giuliano Traina, padre e figlio, imprenditori agrigentini noti nel settore dei rifiuti e dell’ambiente, titolari di una delle aziende più attive in Sicilia. Altri quattro indagati sono a piede libero, tra cui l’ingegnere Vittorio Giarratana, ex capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Valguarnera, già noto per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Appalti e mazzette” della Procura di Agrigento.
I NOMI DEGLI INDAGATI
Oltre ai Traina, risultano indagati:
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Vittorio Giarratana, ingegnere di Ravanusa ed ex dirigente tecnico del Comune di Valguarnera, il cui incarico è stato revocato dalla sindaca Francesca Draià a maggio 2025;
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Carmela Presti, istruttore amministrativo del settore ambiente e verde pubblico;
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Giuseppe Germanà, responsabile dell’ufficio segreteria, protocollo e contenzioso;
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Maria Pia Mascali, altro dirigente comunale.
Le accuse si concentrano sull’ipotesi di frode nelle pubbliche forniture. Le indagini sono partite dopo un esposto dei consiglieri comunali di opposizione Speranza e Bruno, che segnalavano gravi carenze nel servizio rifiuti e assenza di controlli sul contratto in essere. Il quadro emerso sarebbe aggravato da gestione opaca, possibili favoritismi contrattuali e una deficitaria erogazione del servizio, nonostante le proroghe concesse all’impresa Traina.
GLI AGRIGENTINI NELL’INCHIESTA
Giuliano Traina, oltre a essere titolare dell’azienda incriminata, è consigliere comunale in carica a Cammarata ed è stato eletto lo scorso aprile anche consigliere provinciale al Libero Consorzio di Agrigento nella lista “Uniti per la città”, vicina all’ex assessore regionale Roberto Di Mauro, oggi anch’egli coinvolto in un’altra inchiesta giudiziaria.
Giuliano Traina è anche noto per essere il patron della squadra di calcio Kamarat e in passato è stato candidato sindaco a Cammarata, sconfitto per una manciata di voti da Vincenzo Mangiapane.
IL DOPPIO FILO CON L’INCHIESTA DI AGRIGENTO
Particolarmente rilevante è la posizione dell’ingegnere Vittorio Giarratana, che, oltre a essere indagato per l’appalto dei rifiuti a Valguarnera, è anche coinvolto nell’inchiesta “Appalti e mazzette” della Procura di Agrigento, che ha già acceso i riflettori su un presunto “sistema” di appalti pilotati, collusioni tra funzionari e imprese, e favoritismi sistematici nella pubblica amministrazione.
Giarratana, fino a poche settimane fa, era ancora operativo come dirigente tecnico. Il suo nome, insieme a quello di altri tecnici e imprenditori, emerge da una fitta rete di intercettazioni che collegano le due procure (Enna e Agrigento) su schemi simili di gestione opaca della cosa pubblica.
IL RUOLO DELLA POLITICA
La presenza di Traina tra i consiglieri provinciali e la stretta vicinanza alla corrente di Roberto Di Mauro riporta al centro il tema della commistione tra affari, politica e pubblica amministrazione in Sicilia. Non si tratta solo di nomine politiche, ma di vicinanze operative che hanno prodotto effetti su gare pubbliche, affidamenti e gestioni milionarie nel settore ambientale.
PROSSIMI PASSI
Gli imprenditori Traina, difesi dall’avvocato Maria Giambra, compariranno venerdì per l’udienza di convalida degli arresti. Intanto la Procura di Enna continua a lavorare sugli atti acquisiti, e non si escludono nuovi sviluppi e ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati.
🔗 Fonte originale dell’inchiesta: Grandangolo Agrigento – Leggi l’articolo completo

