Sulla scottante vicenda della gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia, scende in campo la Sezione di controllo della Corte dei conti siciliana. E’ stata infatti approvata nei giorni scorsi la bozza di relazione dell’indagine sull’economia circolare e, in generale, sulle azioni a tutela dell’ambiente e di manutenzione e di valorizzazione del territorio, con riferimento specifico al ritardo nella elaborazione e nella approvazione del “Piano regionale per la gestione dei rifiuti” (PRGR), ai fini dello svolgimento del contraddittorio da convocare entro il mese di settembre prossimo. Alla luce di quanto emerso dall’attività istruttoria, i giudici contabili chiedono all’Amministrazione regionale di fornire chiarimenti documentati sui seguenti punti:
1) Relazioni finali dei Commissari delegati per l’emergenza rifiuti, dal 2010 ad oggi, con
particolare indicazione dello stato di attuazione degli interventi previsti dall’Ordinanza dell’8
marzo 2018, n. 513 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile e dall’Ordinanza del 29
marzo 2019, n. 582 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
2) Numero e ratio organizzativa degli ATO. in particolare, chiarire
l’economicità degli ambiti territoriali ottimali (ATO) sub-provinciali ed il ruolo del Governo
regionale nella gestione e nel coordinamento della rete impiantistica afferente ai singoli ATO
(si veda Capitolo 10); aggiornamenti su eventuali proposte di modifica dell’assetto degli ATO
in Sicilia;
3) Chiarimenti sulle ragioni dell’approvazione del Piano regionale rifiuti – stralcio rifiuti
urbani 2024 oltre il termine del 31 dicembre 2023; aggiornamenti sull’adozione del Piano Rifiuti
Speciali e del Piano Bonifiche, in relazione alla condizionalità 2.6 prevista dal Reg. (UE) 2021/1060.
4) Chiarimenti documentati sull’attività di prevenzione della formazione dei rifiuti.
5) Chiarimenti documentati sul rispetto degli oneri di trasparenza e pubblicazione di
tutti i dati concernenti la gestione dei rifiuti, previsti dalla normativa vigente..
6) Ricognizione analitica delle dotazioni impiantistiche per ATO, con dettaglio sulle capacità d’uso potenziali e reali dei singoli impianti (operatività, utilizzazione effettiva, messa fuori esercizio) ed evidenza delle eventuali carenze strutturali in alcune aree della Sicilia. 6 bis) con riferimento agli impianti di smaltimento siti in Trapani, chiarire l’incongruenza tra i dati sulla capacità (secondo i PRGRU 2021 e PRGRU 2024, le discariche di Trapani avrebbero avuto capacità residua pari a 0 già nel 2018, addirittura con indicazione di “prossima chiusura”) e quelli sui conferimenti – secondo ISPRA, nel 2022 risultano conferiti rifiuti per 13.391,10 tn e nel 2023 per 2.862,7 tn; 153 Corte dei conti – Sezione di controllo per la Regione siciliana con riferimento all’impianto di smaltimento sito in Pachino (SR), per il quale il PRGRU 2024 ha previsto un ampliamento di 1.000.000 mc, chiarire quando esso sia entrato in esercizio, atteso che non è riportato nell’elenco degli impianti al 13/11/2023 (né nei precedenti elenchi), né tra quelli registrati da ISPRA. 6 quater) chiarimenti documentati sugli impianti dismessi nel sito di Bellolampo; 6 quinquies) chiarimenti documentati sulla coerenza tra i dati di produzione della FORSU e la capacità potenziale dei relativi impianti di trattamento della stessa – biodigestori e impianti di compostaggio.
7) Chiarimenti documentati sugli interventi migliorativi delle funzionalità d’uso degli
impianti di TMB e relativo cronoprogramma.
8) Chiarimenti documentati su tipologia, dimensionamento e finanziamento degli
impianti di termovalorizzazione, anche in rapporto con il previsto ampliamento delle
discariche ed i “nuovi impianti pubblici per la gestione dei rifiuti”.
9) Chiarimenti documentati su tipologia, dimensionamento e finanziamento dei “nuovi
impianti pubblici per la gestione dei rifiuti” (diversi dai termovalorizzatori) previsti alla lett.
b) dell’art. 14 quater, D.L. n. 181/2023, con relativo cronoprogramma.
10) Chiarimenti documentati sui Centri comunali di raccolta autorizzati ed
effettivamente operativi.
11) Chiarimenti documentati sull’adeguatezza dei costi del servizio di gestione dei rifiuti, in relazione allo stato attuale dell’impiantistica ed alla programmazione, con particolare
riferimento ai sovra-costi legati alla raccolta differenziata ed al trasferimento all’estero dei
rifiuti.
12) Chiarimenti documentati sull’eventuale promozione di un sistema di “tariffazione
puntuale” nel ciclo di gestione dei rifiuti.
In attesa che la Regione fornisca questa lista di chiarimenti assai dettagliati, emerge che negli ultimi tre anni la raccolta differenziata in Sicilia è aumentata, anche se la soglia dell’oltre 60% di certe località del nord Italia sono ancora lontane.