A seguito del memorabile furto avvenuto lo scorso 19 ottobre al Museo Louvre di Parigi, da cui sono stati sottratti otto gioielli di immenso valore di Napoleone conservati nella Galleria di Apollo – la sala dove sono custoditi i preziosi della Corona francese – l’associazione non profit “Extroart” ha deciso di inserire gli oggetti trafugati tra le “Cartoline Wanted”, le schede visive dell’omonimo progetto internazionale che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della tutela del patrimonio culturale, del sostegno alle nuove generazioni artistiche e dei furti d’arte.

Un impegno che, dal cuore di Palermo, si estende ovunque il fenomeno delle opere trafugate si verifichi, proprio come nel caso “esemplare” del furto al Louvre, realizzato con un semplice montacarichi e una comune smerigliatrice.
Un episodio che ha acceso i riflettori sul tema della sicurezza, dei sistemi di videosorveglianza e della carenza di personale nelle strutture museali.

IL PROGETTO “WANTED” A DIFESA DELLA BELLEZZA E DELLA MEMORIA COLLETTIVA
Il valore della refurtiva, inizialmente valutata come “inestimabile”, è stato successivamente quantificato in ottantotto milioni di euro.
Prontamente, l’associazione “Extroart” ha inserito i preziosi oggetti trafugati tra le “Cartoline Wanted”, pubblicate e condivise quotidianamente sui canali social del progetto: Facebook, Instagram e X.
Con oltre centomila followers, “Wanted” è una delle più autorevoli reti digitali in Europa attive nella ricerca delle opere d’arte rubate e scomparse.

“In casi come questo – spiega Ludovico Gippetto, ideatore del progetto Wanted e presidente di Extroart – raramente il committente del furto vuole tenere per sé il bottino: l’obiettivo è quasi sempre la rivendita o, peggio, il riscatto”.
“C’è, infatti, chi punta a trattative ‘tombali’ con le assicurazioni – afferma – pronte a pagare un corrispettivo pur di riottenere i beni ed evitare indennizzi milionari, ma dietro ogni pietra preziosa ci sono una storia, un artigiano, un simbolo d’epoca”.

“Se le gemme vengono smontate e l’oro viene fuso – aggiunge – scompare tutto: la forma, la memoria, l’anima del manufatto”.
Ecco perché la tempestività nel ritrovamento è tutto.
“Restituire un gioiello integro – conclude – significa restituire la storia”.
“Wanted” non difende solo la bellezza, ma la memoria collettiva che nessuna polizza potrà mai rimborsare.

