Si è svolta al “Parco Livatino” in contrada Gasena una toccante celebrazione in occasione della Festa dell’Albero 2024, dedicata alla memoria delle vittime innocenti della mafia. La manifestazione, organizzata dalla sezione agrigentina del Co.N.Al.Pa., ha visto la partecipazione di istituzioni, famiglie delle vittime, studenti e cittadini, uniti nel ricordo e nell’impegno per la legalità.
Un evento dal forte significato simbolico
Nel corso della giornata, sono stati piantati due lecci con targhe commemorative in onore di Pasquale Di Lorenzo, soprintendente della Polizia Penitenziaria ucciso in un agguato mafioso il 14 ottobre 1992 a Porto Empedocle, e del piccolo Stefano Pompeo, ucciso a soli 11 anni mentre si trovava in auto con lo zio. La manifestazione è stata impreziosita dalla piantumazione della “Talea di Falcone”, un leccio derivato dall’albero di Giovanni Falcone, effettuata dal Tenente Colonnello Vincenzo Castronovo, comandante della sezione Tutela Ambiente dei Carabinieri.
Gli interventi
L’evento è stato caratterizzato da numerosi interventi di alto profilo che hanno sottolineato l’importanza del ricordo e dell’impegno contro la mafia:
- Dott. Salvatore Cardinale, presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, ha ricordato con parole commoventi l’esempio di Pasquale Di Lorenzo, descrivendolo come “un simbolo di integrità e dedizione al dovere in un periodo storico estremamente complesso”. Cardinale, che ha vissuto quegli anni difficili come magistrato presso la Procura di Agrigento, ha evidenziato come la memoria delle vittime sia un patrimonio da proteggere e tramandare alle future generazioni.
- Dott. Stefano Papa, direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Agrigento, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle istituzioni nella promozione della cultura della legalità e nel sostegno alle famiglie delle vittime.
- Colonnello Vincenzo Castronovo, nel suo intervento, ha ribadito l’importanza della tutela ambientale come valore etico e sociale, evidenziando il legame tra giustizia e salvaguardia del territorio.
- Dott.ssa Anna Puci, direttrice della casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”, ha espresso il proprio impegno nel perpetuare la memoria del soprintendente Di Lorenzo attraverso il lavoro quotidiano del personale penitenziario.
La dichiarazione di Giuseppe Di Rosa
Tra i partecipanti, anche Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons e amico fraterno di Pasquale Di Lorenzo. Visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Pasquale non era solo il mio diretto superiore, per me era e rimarrà per sempre il mio eroe e un esempio di vita. La sua dedizione e il suo sacrificio rappresentano un faro per tutti coloro che credono nella giustizia e nella legalità.”
L’assenza dell’amministrazione comunale
Non è passata inosservata l’assenza dell’amministrazione comunale di Agrigento. Un fatto che ha suscitato perplessità tra i presenti, considerata l’importanza simbolica dell’evento e il valore morale di essere vicini alle famiglie delle vittime e alle istituzioni impegnate nella lotta alla mafia.
Un parco che cresce per non dimenticare
Durante la giornata, il Parco Livatino è stato arricchito con undici lecci provenienti dal Monte Castelluccio di Racalmuto, donati da Luigi Falletti e dal Consorzio Turistico, simbolo di rinascita e speranza. La partecipazione degli studenti dell’Istituto Martin Luther King di Favara ha dato un ulteriore messaggio di continuità, sottolineando l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni i valori di giustizia e memoria.
La Festa dell’Albero 2024 non è stata solo un evento commemorativo, ma anche un appello alla collettività per continuare a coltivare i valori della legalità, del rispetto e della tutela delle nostre radici, tanto ambientali quanto culturali.