Una pagina importante si chiude oggi per la Casa Circondariale di Agrigento con il pensionamento di Giuseppe Di Rosa, che lascia il servizio dopo 40 anni e 8 mesi di dedizione alla struttura. Di Rosa ha iniziato la sua carriera come agente di polizia penitenziaria, per poi ricoprire il ruolo di assistente amministrativo negli ultimi 30 anni, contribuendo significativamente alla crescita e al miglioramento dell’istituto.

Durante la sua lunga carriera, Di Rosa ha promosso due progetti di eccellenza che hanno reso la Casa Circondariale di Agrigento un modello a livello nazionale. Il primo è la creazione di una foresteria con circa 30 posti letto, un’iniziativa unica che da tre anni ospita il personale ministeriale del Ministero della Giustizia proveniente da tutta l’italia durante i loro periodi di ferie ad Agrigento. Questa struttura ha rappresentato un valore aggiunto non solo per l’istituto, ma anche per l’intera comunità ministeriale.

Il secondo progetto di eccellenza riguarda lo spaccio interno della Casa Circondariale, che, grazie alla direzione di Di Rosa, è divenuto uno dei migliori a livello nazionale, fornendo servizi di alta qualità al personale dell’istituto.

Questa mattina, alla presenza del Direttore, la Dott.ssa Anna Puci, di numerosi colleghi, dell’ex Comandante, il Commissario Giuseppe Lo Faro, Giuseppe Di Rosa ha ricevuto un caloroso saluto di commiato. Visibilmente commosso, Di Rosa ha ringraziato tutti i presenti, esprimendo parole di affetto e gratitudine per i suoi anni di servizio.

Nel suo discorso di addio, Di Rosa ha dichiarato che, con il suo pensionamento, dedicherà il suo tempo e le sue energie alla sua città e all’intera provincia di Agrigento, continuando il suo impegno all’interno del Codacons regionale. “Sarò a completa disposizione della mia comunità,” ha affermato, ribadendo il suo desiderio di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso la sua attività nel Codacons.

La comunità penitenziaria e i cittadini di Agrigento salutano oggi un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio pubblico, lasciando un’eredità di eccellenza e impegno che continuerà a ispirare chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.

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