Via gli “elementi incongrui”. Così stamattina ha annunciato la Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento connuna nota stampa diffusa dopo che nei giorni scorsi era stato aperto da Report Sicilia il caso della tomba di Pirandello chiusa per lavori. L’ente ha annunciato l’avvio dei lavori dentro e intorno la Casa Natale di Luigi Pirandello con i fondi del Pnrr. Certamente non leggono Report Sicilia o il Fatto quotidiano, o altri organi d’informazione che hanno raccontato la “farsa” della tomba di Pirandello riaperta dopo il nostro intervento, grazie all'”intercessione” del direttore del Parco Archeologico Roberto Sciarratta. La tomba del premio Nobel, anche con il cantiere aperto, non può essere off limits per i turisti e quindi, è stata trovata la soluzione della “visita nel cantiere, ma in sicurezza”. Tomba (insieme alla casa) visitabile dunque, ma con attenzione. Brutta figura mondiale evitata in extremis. Ma le vicende agrigentine non smettono di fornire elementi surreali.
Soldi pubblici per un bene inestimabile
Nel comunicato diramato stamattina dalla Sovrintendenza si parla con estrema convinzione di come saranno “rimossi elementi incongrui e restituendo autenticità visiva e ambientale al sito”. I lavori riguarderanno biglietteria, bagni, eliminazione della pavimentazione in asfalto. Per adesso non verrà toccato quanto fatto 4 anni fa, quando nel 2021, alla “modica” cifra di circa 800 mila euro venne rivoluzionato l’interno della casa, con un tranciante “cambio di scena”. Furono rimossi quasi tutti i mobili antichi della casa e sostituiti da supporti e scene multimediali che non hanno riscosso unanime consenso, anzi. Nelle prossime settimane, su progetto ad hoc del Parco Archeologico, all’interno della casa torneranno arredi antichi, probabilmente gli stessi che furono tolti, nel nome della modernità a suon di centinaia e centinaia di migliaia di euro. Pubblici ovviamente. Report Sicilia monitorerà questa vicenda che promette di fornire nuovi, incredibili sviluppi.

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