Lampedusa al centro del dibattito internazionale sulla salute dei migranti. Durante il primo Global Orientation Course for Policy-makers on Refugee and Migrant Health, organizzato dall’INMP e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il modello Lampedusa è stato presentato come esempio di gestione integrata e multisettoriale.

Alla giornata di studio, tenutasi a Roma, hanno partecipato il Sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, il Vice Prefetto del Ministero dell’Interno, Carmen Cosentino, e il Direttore Generale dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni, insieme a rappresentanti di sei Paesi esteri e delle principali organizzazioni internazionali come UNHCR e Croce Rossa Italiana.

Focus su Lampedusa

Durante la tavola rotonda, moderata dal Direttore Generale dell’INMP Cristiano Camponi, il Sindaco Mannino ha sottolineato come l’isola abbia saputo trasformare una situazione spesso descritta come emergenziale in un sistema di accoglienza strutturato e coordinato. Grazie alle risorse ricevute e gestite negli anni, Lampedusa ha sviluppato strategie che garantiscono risposte efficaci sia ai bisogni dei migranti sia a quelli della popolazione residente.

“Nonostante i numeri significativi – oltre 55.000 migranti nel 2024 e quasi 100.000 nel 2023 – l’isola è riuscita a mantenere equilibrio e solidarietà,” ha affermato Mannino, evidenziando anche l’impegno dei cittadini, pronti a offrire supporto diretto in situazioni di forte afflusso.

Tra gli interventi recenti ricordati dal Sindaco, spicca l’attivazione di una postazione medicalizzata 118 nel 2023, assente fino a quel momento, e il potenziamento del poliambulatorio, dove ora sono garantite 21 prestazioni specialistiche per ridurre gli spostamenti verso la Sicilia.

Il ruolo dell’ASP di Palermo

Il Direttore Generale dell’ASP, Daniela Faraoni, ha rimarcato l’importanza di garantire una sanità di prossimità per tutelare la salute di tutti, residenti e migranti. Tra i progetti implementati, particolare rilievo hanno avuto le procedure ostetrico-ginecologiche che hanno ridotto i voli di emergenza e migliorato l’assistenza alle donne in situazioni di vulnerabilità.

“La salute deve essere tutelata come patrimonio dell’umanità,” ha dichiarato Faraoni, aggiungendo che il Servizio Sanitario Nazionale ha il compito di assicurare la convivenza pacifica e l’accesso universale alle cure.

Il contributo del Ministero dell’Interno

Il Vice Prefetto Carmen Cosentino ha illustrato le nuove procedure operative introdotte con il Vademecum per la presa in carico dei migranti vulnerabili, frutto di un lavoro interistituzionale. Ha inoltre evidenziato il miglioramento nella gestione del centro di accoglienza, affidato alla Croce Rossa Italiana, che opera in sinergia con UNHCR, OIM ed EUAA.

Un esempio per il futuro

L’evento si è concluso con la proiezione di un video realizzato dall’INMP che ha offerto una panoramica delle attività sanitarie a Lampedusa. Tra i progetti più innovativi, sono stati menzionati i servizi di odontoiatria e oculistica sociale, oltre al triage ostetrico rapido e al potenziamento delle emergenze.

Il Global Orientation Course, promosso come punto di riferimento per i rappresentanti di sei Paesi, si propone di trasferire le competenze sviluppate sull’isola di Lampedusa al contesto internazionale, fornendo strumenti pratici per migliorare la gestione della salute dei migranti in tutto il mondo.

Lampedusa si conferma così un modello di accoglienza e di resilienza, capace di unire solidarietà e professionalità per affrontare le sfide globali del nostro tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *