AGRIGENTO – Piazza Ravanusella ha fatto da cornice al lancio ufficiale del progetto civico “Tutti insieme per una città normale”, promosso dal movimento LiberiAmo Agrigento e sostenuto dal Movimento Civico Mani Libere e dall’Associazione culturale Nuovo Millennio. L’iniziativa ha riscosso una notevole adesione da parte di cittadini, partiti e associazioni, testimoniando una forte volontà di riscatto e cambiamento nella comunità agrigentina.
Sedie piene, attenzione costante e un confronto diretto con la città hanno caratterizzato l’incontro, che ha inaugurato un percorso civico aperto a tutti, senza bandiere di partito ma con un unico obiettivo dichiarato: restituire ad Agrigento una gestione ordinata, funzionale e vicina ai bisogni reali delle persone.
Le proposte sul tavolo
Al tavolo di presentazione si sono alternati interventi di analisi e di proposta. Tra i punti principali:
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Lo studio sui conti del Comune, curato dal commercialista Salvatore Licari, che ha illustrato lo stato finanziario dell’ente e i correttivi necessari per riportare in equilibrio bilancio e servizi.
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La creazione di due società partecipate al 100% dal Comune:
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Patrimonio Agrigento, per la gestione diretta del patrimonio comunale;
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Agrigento Social City, per i servizi sociali e l’assistenza.
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Queste due realtà, come spiegato da Giuseppe Di Rosa, permetteranno non solo di internalizzare i servizi, evitando sprechi e opacità degli appalti esternalizzati, ma anche di creare lavoro stabile.
Assunzioni e ritorno economico
Il punto più forte è legato alla gestione in house dei servizi di igiene ambientale:
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il Comune risparmierebbe circa 5 milioni di euro l’anno rispetto all’attuale sistema di appalti esterni;
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si garantirebbero almeno 200 posti di lavoro stabili, con continuità occupazionale per chi già opera nei servizi oggi appaltati;
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le due società, oltre a generare occupazione, produrranno utili che resteranno nelle casse comunali, da reinvestire in manutenzione, servizi e sviluppo della città.
“Non stiamo dando i numeri – ha precisato Di Rosa – noi faremo ciò che stiamo dicendo e spiegheremo strada facendo come lo faremo. Non sono io ad oggi il candidato sindaco: siamo aperti a discutere con tutti per il bene della città, partiti di ogni estrazione politica e associazioni di ogni genere. Il nostro è un progetto per riportare Agrigento ad essere una città normale: dove tutti pagano le tasse e a nessuno vengono negati i diritti, dove tutti vivono nel rispetto delle regole ma vengono anche rispettati, dove il lavoro diventa lo strumento per aiutare la città a crescere e rendersi autonoma, dove i privilegi non siano solo per pochi.”
Un progetto aperto e partecipato
Numerosi i partiti e le associazioni presenti, che con la loro partecipazione hanno dimostrato che ascoltare e parlare si può e si deve fare, senza alcun colore politico, per il bene della città.
Gli organizzatori hanno annunciato che nelle prossime settimane partirà un “tour dei quartieri”, con incontri tematici programmati due volte a settimana in tutto il territorio comunale. Un percorso di ascolto e confronto con i cittadini per costruire insieme un progetto condiviso.
Un segnale forte per Agrigento
La serata, svoltasi all’ombra del centro storico agrigentino, ha rappresentato un momento simbolico: il segnale che Agrigento può tornare ad essere comunità, se i cittadini decidono di unirsi e partecipare.
Un primo passo che lascia intravedere la costruzione di un progetto ampio, inclusivo e partecipato, con l’ambizione di rompere il circolo vizioso del malgoverno e restituire normalità, lavoro e dignità alla città.
Presentati i simboli delle liste civiche
A chiudere la serata, sono stati presentati anche i simboli delle due liste civiche che sosterranno l’eventuale candidato sindaco:
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Agrigento Amore Mio
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LiberiAmo Agrigento
Due sigle che rappresentano l’anima civica del progetto e che si propongono di essere il veicolo elettorale di un percorso di rinascita e partecipazione per la città.


