Agrigento, “I Bambini del Mondo 2025” insieme per la Pace
AGRIGENTO – Popoli diversi, culture differenti, lingue e religioni diverse, ma un unico obiettivo: la Pace nel Mondo. Questo il messaggio forte e chiaro che si è levato dalla chiesa della Madonna della Divina Provvidenza di Agrigento, dove sabato pomeriggio si è svolta la Preghiera interreligiosa – I Popoli per la Pace, uno dei momenti più intensi e profondi della 22ª edizione del Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”.
Un evento toccante che ha visto la partecipazione di bambini e ragazzi provenienti da tutto il mondo, uniti in un’unica voce per chiedere la fine delle guerre e la costruzione di un futuro di fratellanza e rispetto reciproco.
Un messaggio universale di pace
La celebrazione, guidata da don Calogero Proietto, ha riunito giovani dei gruppi folkloristici di Albania, Honduras, Kirghizistan, Macedonia, Panama, Slovacchia, Taiwan, Turchia, oltre a numerosi ragazzi e ragazze dei gruppi agrigentini. Ognuno ha pregato nella propria lingua, con la propria fede, ma con un unico scopo: invocare la pace.
Don Calogero Proietto ha ricordato che:
“La pace non è solo assenza di guerra, ma è costruzione di ponti, incontro di persone, rispetto reciproco. Non può esistere se non impariamo ad accogliere e convivere con chi è diverso da noi. Preghiamo per tutti i popoli della terra, per chi soffre a causa della guerra, affinché possiamo costruire un mondo più giusto e pacifico.”
Un Festival che unisce culture e speranze
Il presidente dell’AIFA, Luca Criscenzo, organizzatore dell’evento, ha sottolineato il valore di questo momento speciale:
“Chiudiamo questa straordinaria edizione del Festival con uno dei momenti più significativi e intensi, con tutti i bambini che hanno gridato una sola parola: PACE. Questo Festival è un’esperienza unica, che coniuga la bellezza del folklore con l’importanza dell’incontro tra culture, favorendo il dialogo e lo scambio tra popoli.”
L’entusiasmo dei partecipanti e l’apprezzamento del pubblico hanno reso questo evento un successo, testimoniando quanto sia importante trasmettere ai più piccoli valori di fratellanza, rispetto e solidarietà.
Un finale all’insegna della condivisione
Dopo la preghiera interreligiosa, il Festival si è concluso con un momento conviviale nel piazzale dell’Oratorio Don Guanella, dove bambini, famiglie, parrocchiani e abitanti del quartiere si sono ritrovati per celebrare insieme l’unità e la pace.
“Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: artisti, volontari, organizzatori e spettatori. Con il cuore colmo di emozione, diamo appuntamento alla prossima edizione.” – ha concluso Criscenzo.
Un evento che lascia un segno profondo, un messaggio che va oltre le parole e che speriamo possa ispirare un domani migliore. Perché la pace si costruisce ogni giorno, a partire dai più piccoli.




