Nei giorni scorsi, si è tenuto un sit in di protesta indetto dalle sigle sindacali FILCAMS CGIL e UILTUCS di Catania nella sede dello stabilimento logistico della Lidl di contrada Cubba a Misterbianco
Al centro dell’iniziativa sindacale, il riconoscimento dei meriti ai dipendenti per la crescita della catena europea di supermercati nel corso degli anni in Sicilia. 
L’impegno del personale, infatti, ha consentito un progressivo incremento di fatturato che oggi registra oltre sette miliardi di euro. 
Alla manifestazione hanno preso parte i rappresentanti dei lavoratori Davide Foti e Giuseppe Agosta della FILCAMS e Sergio Romano della UILTUCS insieme a tanti impiegati che hanno urlato a gran voce il pieno diritto al riconoscimento dei meriti che hanno contribuito alla crescita dell’azienda di origine tedesca. 

BUONI SPESA E CONTRATTO INTEGRATIVO: LE RAGIONI DELLA PROTESTA 

Nello specifico, dopo un incontro con la direzione di Lidl Italia dedicato al rinnovo del contratto integrativo, la UILTUCS ha rifiutato l’offerta aziendale riguardante i buoni spesa, definendola inadeguata rispetto alle aspettative dei lavoratori. 
Sergio Romano, esponente della sigla sindacale, ha chiarito alcuni aspetti relativi alla protesta: una manifestazione di carattere nazionale che ha coinvolto varie sedi della Lidl. 
“Si sono interrotte le trattative per il contratto integrativo – ha spiegato – perché l’azienda, che negli ultimi anni ha fatto più di un miliardo di utili, si è presentata ai lavoratori dicendo loro che vuole dare centocinquanta euro di buoni spesa all’anno da utilizzare all’interno della stessa Lidl”. 
“Un’offerta che fa ridere – ha ironizzato Sergio Romano – e che offende il personale : chi lavora part time non può avere un’altra occupazione”. 
“Chiediamo pertanto il consolidamento degli orari del tempo parziale, che deve diventare tempo pieno”. 
“Attendiamo ora l’apertura delle trattative  – ha sottolineato il rappresentante della UILTUCS – perché la Lidl deve sapere che i lavoratori non staranno alle attuali condizioni: se l’azienda non dovesse rivedere il tutto, noi andremo avanti con la protesta”.

CONTRATTI PART TIME NON CONSOLIDATI NONOSTANTE GLI UTILI DEGLI ULTIMI ANNI 

Ma non è tutto. 
Le rivendicazioni dei sindacati, infatti, riguardano anche l’accesso a migliori condizioni organizzative e lavorative. 
Un punto su cui interviene con chiarezza il segretario provinciale della FILCAMS CGIL di Catania Giuseppe Agosta, che segue da vicino la vicenda. 
“La protesta è su base nazionale – ha detto – poiché hanno scioperato e incrociato le braccia ben ventitremila lavoratori della Lidl, con presidi a Palermo, Catania e Siracusa in Sicilia”. 
“I lavoratori – ha aggiunto – chiedono un contratto integrativo che possa dare loro ristoro economico, ma anche condizioni migliori sotto il profilo lavorativo e organizzativo: vivono situazioni pressanti perché sottoposti a una flessibilità selvaggia, con part time non consolidati malgrado gli utili registrati”
“Senza dimenticare – ha precisato – che hanno perso potere d’acquisto negli ultimi cinque anni”. 
“In Sicilia – ha concluso Giuseppe Agosta – i dipendenti sono circa millesettecento, in tutte le province: andremo avanti per dare loro dignità”.

 

 

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