Ida Carmina: “Decadenza Scutellà, democrazia calpestata”
ROMA – La decadenza dell’On. Elisa Scutellà dalla Camera dei Deputati ha scatenato dure reazioni nel Movimento 5 Stelle, con l’On. Ida Carmina che ha parlato di un grave attacco alla democrazia.
“È stata scritta una bruttissima pagina per l’Italia e per i cittadini”, ha dichiarato Carmina, riferendosi alla decisione di sostituire Scutellà con Andrea Gentile (Forza Italia), figlio dell’ex senatore Antonio Gentile, una figura influente nella politica calabrese.
La parlamentare pentastellata denuncia l’arroganza della maggioranza, che avrebbe imposto questa decisione per favorire una poltrona a Forza Italia, con la presenza in Aula del Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, intento – secondo Carmina – a garantire il seggio a Gentile invece di occuparsi di questioni internazionali urgenti.
“Uno schiaffo ai calabresi, traditi dalla politica”
L’On. Carmina sottolinea come nel collegio uninominale di Cosenza, alle elezioni, Laura Orrico avesse superato Andrea Gentile di quasi 500 voti. Un risultato chiaro, che la Camera ha ribaltato, portando in Parlamento un candidato bocciato dagli elettori.
“I calabresi avevano alzato la testa e decretato la sconfitta di Gentile, ma questo risultato non è mai stato accettato. La maggioranza ha dato lo schiaffo finale alla democrazia, con voti nulli e schede bianche miracolosamente ritenute valide”, ha attaccato Carmina.
“Una vergogna che allontana i cittadini dal voto”
L’On. Carmina si è detta amareggiata e indignata, ritenendo questo episodio un ulteriore segnale della progressiva disaffezione dei cittadini verso la politica.
“Questa vicenda allontana sempre di più le persone dal voto. Oggi i calabresi onesti sono stati traditi da una maggioranza che utilizza le istituzioni per fini di partito”.
Nonostante la sconfitta parlamentare, la deputata pentastellata si dice certa che Scutellà continuerà la sua battaglia per la Calabria, e ha lanciato un appello alla mobilitazione democratica:
“Nulla si può dare per scontato. Bisogna scendere in campo per difendere la libertà e la democrazia”.
La vicenda resta aperta e rischia di alimentare ulteriori polemiche politiche, con il Movimento 5 Stelle pronto a contestare nelle sedi opportune la legittimità di quanto accaduto.

