Ci pensa la deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina a “riesumare” lo scandalo dei lavori lumaca lungo la Ss 189 Agrigento-Palermo. E lo fa alla vigilia di un question time che si terrà domani, nel quale la deputata interrogherà il ministro ai Trasporti Matteo Salvini. E prima di “cantargliele” domani sul tema del caro voli verso la Sicilia, Carmina ha deciso di “suonargliele” a mezzo stampa adesso, con una nota appena diramata sulla vergogna della strada statale: “Ho presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro per il Sud per fare piena luce sull’inaccettabile paralisi che caratterizza i lavori di ammodernamento della SS 121-189 Palermo–Agrigento, un’arteria fondamentale per la mobilità interna della Sicilia. In 12 anni di cantiere risultano completati soltanto 8 chilometri su 37, ovvero meno di un terzo di un terzo del tracciato. I lavori sulla restante parte sono ancora incompiuti o sospesi per problemi tecnici, amministrativi e finanziari. Una situazione indegna di un Paese europeo – scrive Carmina – che grava in modo pesantissimo sulle aree interne della Sicilia, con gravi ricadute economiche, sociali e culturali, e, cosa ancor più grave con ricadute pesantissime sulla sicurezza stradale , in una tratta in cui si sono verificati numerosi sinistri mortali, la cui pericolosità è maggiorata dai numerosi cantieri, aperti e mai chiusi. Il danno è ancor più evidente se si considera la designazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 che doveva diventare un volano per l’intero territorio in una delle province italiane con le maggiori carenze infrastrutturali in termini di mobilità”. E ancora: “Non si può ignorare neanche la responsabilità del governo regionale, con lo stesso Presidente Schifani che, esattamente due anni fa, annunciava il completamento dell’opera entro il 2024. Ancora una volta, il centrodestra si conferma maestro negli annunci, ma del tutto carente sul fronte dei fatti concreti. È ora che i Governi nazionale e regionale forniscano risposte e soprattutto tempi certi. I siciliani non possono più aspettare”. Vero, ma i siciliani ormai sono assuefatti alle attese, quasi sempre senza successo.

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