Al comune di Agrigento hanno davvero un grandissimo, ciclopico coraggio. L’amministrazione comunale, palesemente incapace di eliminare erbacce, sterpaglie e degrado dalle strade cittadine, ordina ai cittadini di tenere puliti i terreni nelle loro pertinenze. L’ordinanza Ordinanza+Sindacale+2025-49 è delle scorse ore e rappresenta il consueto “beffone” di ogni anno, di questi tempi. Si legge “che all’interno del territorio comunale esistono numerose aree a verde, giardini, terreni, ville e spazi di proprietà privata in stato di abbandono o poco curati, per i quali i proprietari tralasciano i necessari interventi di manutenzione e pulizia con la conseguente crescita incontrollata di erba incolta, siepi e rami che si protendono anche oltre il ciglio stradale e che comportano altresì il proliferare di insetti e ratti, vanificando lo sforzo effettuato dal Servizio di Sanità in ordine alla disinfestazione e derattizzazione del territorio comunale. La predetta incuria, oltre a sminuire il decoro della Città (!!!!!!) e delle aree private attigue, facilita la propagazione di vegetazione infestante, può favorire la proliferazione di animali pericolosi per la salute pubblica ed in particolare di topi, rettili, oltre che di insetti nocivi o fastidiosi (es. zanzare, mosche, ecc…) che facilmente completano il loro ciclo vitale nei luoghi trascurati con accumuli di materiale vegetale; può nascondere o rendere poco visibile la segnaletica stradale, la pubblica illuminazione o restringere la carreggiata”. E ancora: “Tutto questo può costituire talvolta ricettacolo di sporcizie e rifiuti; può ostruire tombini e caditoie stradali; può, con la caduta di foglie e/o frutti, dai rami che si protendono oltre il ciglio stradale, rendere scivolosa l’area pubblica”.
Non siamo su “Scherzi a parte” …

A ancora, visto “che periodicamente pervengono a questo Comune numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano inconvenienti igienico-sanitari dovuti proprio al predetto stato di incuria e abbandono sopra evidenziati; Che il perdurare di tali situazioni di incuria, abbandono e degrado, in generale, sono, oltre che causa di pericoli per la salute e la pubblica incolumità, anche causa di potenziali incendi per fatti dolosi o di auto combustione; ravvisato che tali situazioni, soprattutto quando si verificano nel centro urbano, producono altresì un danno”, il Comune chiede di “EVITARE di lasciare in deposito o accatastati sui terreni, materiali di qualsiasi natura, che possano immettere sul terreno sostanze nocive o comunque estranee alla natura del terreno stesso e tali che possano diffondersi in superficie od infiltrarsi nel sottosuolo provocando inquinamento momentaneo o duraturo e divenire fonte di un rischio ambientale, inoltre tali interventi dovranno essere effettuati in modo ciclico e/o ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, in modo da garantire la perfetta pulizia e manutenzione dei luoghi, al fine di preservare la salute ed il benessere pubblico oltre che l’ordine e il decoro”. Tutto giusto, tutto bello, tutto condivisibile a da rispettare, ma tutto tremendamente incredibile, ma vero. Ed ecco il gran finale: “La violazione al presente provvedimento comporterà la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173,00 a 695,00 euro come previsto dal Codice della Strada, approvato con D.Lgs. 285/1992 e s.m.ii., oltre ad una sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo, per l’autore della stessa, del ripristino a sue spese dei luoghi”. Domanda: ma un Comune si può automultare per come mantiene le strade di sua competenza?

