video del 29 gennaio 2024

Purtroppo le recenti festività del Mandorlo in Fiore hanno catalizzato l’attenzione degli agrigentini, la preoccupante riduzione della dotazione idrica e l’aumento delle tariffe sono passate inosservate, persino tra coloro che ne sono direttamente colpiti.

Le tariffe idriche, dal 1° gennaio 2023, sono aumentate del 16,90%, un dato che potrebbe essere sfuggito a molti. A complicare ulteriormente la situazione, il finanziamento di 49 milioni di euro destinato al rifacimento della rete idrica della città è stato cancellato, lasciando Agrigento con un servizio idrico sempre più inefficiente e costoso.

AICA, l’azienda nata con l’obiettivo di migliorare il servizio idrico e ridurre le tariffe, sta invece seguendo una traiettoria opposta. Non solo il servizio è peggiorato, ma i costi sono aumentati, aggravati da nuove assunzioni e promozioni all’interno dell’azienda. Questa situazione è avallata dalla politica locale, con i sindaci che, essendo titolari del servizio idrico, sembrano non intervenire.

Il CODACONS, attraverso il suo Osservatorio Provinciale per il Servizio Idrico Integrato, rimane una voce critica e isolata. Nonostante gli attacchi ricevuti, l’associazione ha ripetutamente invitato i cittadini(IL COORDINATORE GIUSEPPE DI ROSA HA OCCUPATO PIAZZA PIRANDELLO PER BEN 4 GIORNI DAL 23 AL 27 MARZO U.S. ma gli agrigentini erano distratti dalle discussioni su quanto fosse stata bella la sagra) agrigentini a prendere coscienza della situazione e a opporsi agli aumenti tariffari decisi dai vertici di AICA e approvati dall’ATI, l’assemblea dei sindaci.

La realtà dei fatti, visibile a tutti, è ben diversa da quanto prospettato dai presidenti di AICA e ATI, i sindaci Provvidenza e Gueli. Contrariamente alle previsioni di un aumento del 6%, le bollette sono cresciute dell’8,4% nel 2022 e del 16,9% nel 2023 rispetto alle tariffe del 2019, già criticate e considerate elevate.

• IL FINANZIAMENTO DI 49 MILIONI PER IL RIFACIMENTO DELLA RETE IDRICA DELLA CITTA’ DI AGRIGENTO E’ SALTATO

Le domande sono molte: i sindaci hanno mentito consapevolmente? I cittadini sono in grado di difendersi da quello che sembra essere un inganno su larga scala? L’ATI continuerà a supportare ogni decisione politica e gestionale di AICA, nonostante l’inefficienza del servizio e i costi crescenti? Come potranno le famiglie meno abbienti affrontare questi aumenti?

Il CODACONS, con grande preoccupazione, si è chiesto anche perché i cittadini rimangano indifferenti, perché la politica sia distratta e perché tante associazioni, un tempo attive nella battaglia per l’acqua pubblica, oggi non alzino la voce contro un servizio tanto peggiorato quanto più caro.

Nota Bene: I consigli comunali dei 43 comuni sono consapevoli del loro ruolo nella gestione del Servizio Idrico Integrato? Oggi, finalmente, molti si stanno accorgendo del problema. CODACONS, senza riserve, aderisce alla manifestazione indetta per sensibilizzare la popolazione e richiamare l’attenzione delle autorità competenti.

Quali e quanti pozzi sono stati trivellati o quante  fonti di approvvigionamento private sono state requisite dal comune di Agrigento nel frattempo per far si che non si subbisse una cosa grande privazione dell’acqua liquido essenziale per la vita quotidiana ?

OSSERVATORIO AGRIGENTINO DIRITTI DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

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