Mentre il Comune di Agrigento si affretta a diffidare il CODACONS per l’installazione di semplici banner informativi a corredo di un gazebo regolarmente autorizzato durante il SIT-IN in Piazza Pirandello, in pieno centro storico, in Via Duomo, si assiste a un fenomeno completamente diverso: murales realizzati senza alcuna autorizzazione, sotto gli occhi distratti dell’amministrazione.
La situazione appare paradossale. Il CODACONS, insieme ad altre associazioni cittadine, aveva richiesto e ottenuto l’autorizzazione per l’installazione di un gazebo in Piazza Pirandello. I banner collocati a fianco della struttura avevano il solo scopo di informare la cittadinanza sulle associazioni organizzatrici del SIT-IN, un diritto sancito dalle leggi italiane. Tuttavia, nonostante la regolarità della procedura, il Comune ha deciso di emettere una diffida, appellandosi a regolamenti locali che risultano in contrasto con i diritti garantiti a livello nazionale.
Ciò che risulta ancora più sconcertante è che, mentre l’amministrazione applica con rigore norme locali contro chi esercita il proprio diritto di manifestazione pacifica, i cittadini di Via Duomo segnalano la realizzazione di murales non autorizzati nel cuore del centro storico. Un’area sottoposta a vincoli di tutela paesaggistica e storica, che dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione da parte delle autorità, sembra essere trascurata. Nessuno ha notato questi interventi artistici, realizzati senza le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza e degli uffici comunali preposti alla salvaguardia del patrimonio storico.
La domanda sorge spontanea: perché l’amministrazione comunale di Agrigento è così zelante nel diffidare il CODACONS per una presunta irregolarità formale, mentre non presta attenzione a quanto avviene nelle aree vincolate del centro storico?
La gestione di queste situazioni pone seri interrogativi sull’efficacia e la coerenza dell’azione amministrativa. La tutela del patrimonio cittadino dovrebbe essere una priorità, ma sembra che l’intervento del Comune si manifesti solo quando si tratta di contrastare legittime iniziative di associazioni civiche, mentre i veri problemi, come gli abusi edilizi e le violazioni in centro storico, passano inosservati.
Agrigento tra regolamenti ignorati e controlli a senso unico
L’episodio dei murales abusivi in Via Duomo è solo l’ultimo di una serie di incongruenze nella gestione del decoro urbano e della salvaguardia del patrimonio storico della città. In un contesto in cui ogni modifica o intervento dovrebbe essere sottoposto a una rigida regolamentazione, come previsto per le zone storiche, il Comune sembra non riuscire a garantire un controllo efficace.
Allo stesso tempo, le associazioni che cercano di portare avanti legittime iniziative civiche vengono ostacolate da una burocrazia che, invece di facilitare il dialogo e la partecipazione pubblica, sembra fare di tutto per impedire l’esercizio dei diritti civili.
È necessario che l’amministrazione comunale riveda la propria politica di controllo e gestione del patrimonio urbano, applicando le stesse regole a tutti e garantendo che sia il centro storico a ricevere la tutela che merita. I cittadini di Agrigento non possono più tollerare una gestione che appare miope e selettiva.
Il CODACONS e le altre associazioni continueranno a vigilare su queste situazioni, denunciando tutte le incongruenze che, a quanto sembra, minano la credibilità di chi dovrebbe tutelare la città e i suoi abitanti.