Il Consiglio di Giustizia Amministrativo per la Regione Siciliana, con sentenza n. 910 del 18 novembre 2025, si pronuncia su una villa situata nella fascia costiera dei 150 metri di Mongerbino, nel Comune di Bagheria.
La decisione riguarda l’annullamento di un’ istanza di condono della struttura. 
Il Comune aveva diniegato l’istanza di condono rappresentando che nessuna prova sulla preesistenza degli immobili al 1976 è stata fornita dal ricorrente; lo stesso, assistito dall’ avvocato Francesco Stallone e con la collaborazione degli avvocati Filippo Ficano e Filippo Gallina dello Studio P.MMS LEGAL & PARTNERS, ha vittoriosamente contestato il provvedimento di annullamento, chiedendo che, di fatto, venisse ribaltato l’onere della prova al Comune.
Il C.G.A.R.S, chiamato a pronunciarsi, ha rappresentato che “solo la deduzione della parte privata di concreti elementi di fatto relativi all’epoca dell’abuso trasferisce l’onere della prova contraria in capo all’amministrazione”.
L’odierna parte appellante ha fornito in giudizio significativi elementi di prova a sostegno della avvenuta realizzazione del manufatto prima del 31 dicembre 1976.
Spettava, pertanto, al Comune di Bagheria fornire adeguata prova contraria.
Onere della prova nella specie non assolto dall’Amministrazione, neppure in questo secondo grado di giudizio.
L’accertata fondatezza del primo motivo di appello, impone l’accoglimento dell’atto di gravame, la riforma della sentenza gravata e, per l’effetto, l’annullamento del provvedimento di diniego di condono prot. n. 13703 del 21 febbraio 2018, con assorbimento del motivo residuo.

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