Che fine ha fatto il pontile galleggiante comunale all’interno del porticciolo di San Leone? La domanda sorge spontanea, come avrebbe detto il grande giornalista Antonio Lubrano, visto che Report Sicilia ha appreso dell’indizione del bando col quale il Demanio intende riassegnare lo spazio acqueo dove, fino a un anno fa circa, galleggiava la piattaforma di appoggio per le piccole imbarcazioni degli agrigentini più benestanti. Un bando al quale hanno risposto, ad oggi, due soggetti (Marina di Porto Empedocle e Sol Levante di Salvatore Iacono Jr.) uno dei quali molto, molto vicino all’attuale vertice dell’amministrazione comunale. Quella del pontile comunale è una storia per certi versi grottesca, che certifica l’incapacità della macchina burocratica comunale nel gestire il proprio patrimonio. Una vicenda che esplose nel 2012, quando il pontile era incredibilmente chiuso e inutilizzato. Il Demanio all’epoca aveva revocato la concessione al Comune perchè la superficie galleggiante, per legge, avrebbe dovuto essere gestita proprio dal Municipio, per calmierare al massimo le tariffe di ormeggio. Alla fine, dopo un tira e molla, la struttura venne affidata a un privato, molto vicino agli ambienti politici del centrodestra dell’epoca. Film visti e rivisti all’ombra dei Templi. Un pò come accade oggi, dato che il porticciolo di San Leone è un feudo di noti esponenti del centrodestra indigeno. A quel punto il Demanio revocò ancora una volta la concessione, per poi ridarlo al Comune quando alla guida di esso arrivò l’allora sindaco Calogero Firetto. Durante la prima “bufera” era stato l’allora vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Rosa a impegnarsi per sollecitare una gestione limpida del pontile, ma poi la faccenda sfuggì di mano, fino al precipizio degli ultimi anni. Come è sfuggita? Nei primi tempi della gestione amministrativa dell’attuale sindaco Francesco Miccichè, il Comune si “svegliò” e indisse un bando. Ad aggiudicarselo fu una persona vicina al primo cittadino, per la comune passione nautica, coltivata soprattutto a Porto Empedocle. Sarà stato certamente un caso, tutto si sarà svolto nella totale trasparenza. Ed è qui che finisce la storia del pontile, perché da un anno, non si hanno notizie di esso. Dov’è finito? Sarà stato rimosso per evitare che si potesse deteriorare? Ma chi lo ha rimosso? Il Comune o il privato amico del sindaco? Uno scenario quest’ultimo vietato dalle leggi. Ecco perchè l’indizione del bando da parte del Demanio Marittimo, per affidare lo specchio acqueo dove galleggiava il pontile assume un valore molto importante, in prospettiva. Non resta che vedere l’esito del bando, a chi sarà concesso il pontile, con la domanda che rimane in sospeso: che fine ha fatto il pontile?

