L’estate 2023 ad Agrigento si è conclusa con un grande evento che ha visto Elettra Lamborghini accendere il palco di San Leone, raccogliendo migliaia di spettatori e ponendo la città al centro dell’attenzione nazionale. La performance, seppur non priva di critiche, ha rappresentato un punto di riferimento per l’organizzazione di eventi nella città. San Leone, il cuore pulsante dell’estate agrigentina, ha ospitato l’icona del pop internazionale, attirando fan di ogni età e confermando la sua capacità di essere teatro di grandi manifestazioni.
Arriviamo ora all’estate 2024, che avrebbe dovuto rappresentare la rampa di lancio verso Agrigento Capitale della Cultura 2025. Ma cosa è successo? Nulla. Nessun grande evento ha animato la città e, rispetto alla vivacità dell’anno precedente, il vuoto organizzativo è apparso evidente. Il cartellone estivo, tanto atteso, non si è mai concretizzato, segnando un fallimento senza precedenti per l’amministrazione Michique. Questo vuoto gestionale ha lasciato i cittadini e i turisti delusi, dimostrando l’incapacità della giunta di portare avanti anche quell’unico settore, quello degli eventi, che fino a poco tempo fa sembrava essere il suo fiore all’occhiello.
La mancata pianificazione dell’estate 2024 è una macchia indelebile sull’amministrazione, che non è riuscita a mantenere le promesse fatte e ha lasciato Agrigento senza un’identità culturale per la stagione. È chiaro che l’organizzazione di un evento simile al concerto della Lamborghini del 2023 avrebbe potuto rilanciare la città e prepararla al meglio per il grande appuntamento del 2025, ma questo è stato un treno perso.
Agrigento meritava di meglio: la totale assenza di eventi estivi non solo danneggia l’immagine della città, ma evidenzia una crisi di gestione che, a pochi mesi dalla nomina a Capitale della Cultura, rischia di compromettere un’opportunità storica.