Quindi, Agrigento nel marzo 2023 è stata eletta Capitale italiana della Cultura il merito è stato in gran parte del sindaco, soprattutto per il periodo in cui era l’ufficiale sanitario a Porto Empedocle. Questo quanto dice lui stesso, Francesco Miccichè rispondendo al sindaco di Asti. Miccichè, interviene a seguito di quanto dichiarato dal primo cittadino piemontese nel merito della designazione di Agrigento Città Capitale Italiana della Cultura 2025, e afferma: “Ho letto con attenzione le recenti affermazioni del Sindaco di Asti, secondo cui la sua città sarebbe stata penalizzata e il titolo di Capitale Italiana della Cultura sarebbe stato sottratto ingiustamente. E’ necessario quanto doveroso ribadire che Agrigento ha ottenuto il riconoscimento grazie a un progetto fondato sulla coerenza culturale e sulla capacità di interpretare il presente, non certo per presunte ‘dinamiche esterne’. Il percorso che abbiamo presentato riflette la nostra identità, le sfide che affrontiamo ogni giorno e il contributo che intendiamo offrire al Paese”.
Un punto di vista che apre a molte domande
E a questo punto Miccichè mette il proprio ego sul tavolo: “Il tema dell’accoglienza – che qualcuno oggi bolla come un artificio – è in realtà parte integrante della nostra storia, della nostra geografia e del nostro quotidiano. Per quasi quarant’anni ho visitato i migranti che approdavano sulle coste agrigentine: minori non accompagnati, donne al nono mese di gravidanza vittime di violenza e uomini segnati da mille ferite. La mia esperienza di medico, che mi ha arricchito da un punto di vista professionale ma soprattutto personale, è stata intercalata nel dossier di candidatura. Le considerazioni secondo cui altri territori avrebbero presentato proposte ‘superiori’ o più sostenibili sotto il profilo economico non intaccano minimamente il giudizio espresso da una Commissione indipendente, che ha valutato i progetti con gli stessi criteri per tutti. Agrigento non ha sottratto nulla a nessuno: si è limitata a offrire competenze, visione e un lavoro metodico che sono stati riconosciuti meritevoli. Rispettiamo il valore delle candidature altrui, ma allo stesso modo invochiamo rispetto per un risultato ottenuto in modo limpido. Agrigento proseguirà il suo cammino con determinazione, senza alimentare polemiche sterili”. Fin qui il comunicato diramato poco dopo avere mandato a quel paese in diretta radiofonica Riccardo Gaz su Radio Vela, non sapendo di essere ancora in onda, manifestando il proprio scarso gradimento per le domande rivolte dal grande conduttore agrigentino, sul pessimo bilancio di Agrigento Capitale della cultura.


