L’amministrazione comunale di Agrigento ha fretta di finire lo scempio di villa del Sole. Tanta fretta, in primis perchè la giunta Miccichè si è è resa conto del rischio di perdere un finanziamento regionale da 600 mila euro per completare “l’opera”. Ovvero realizzare una nuova pista da skate e dislocare arredi vari, come alberi e verde. Come si legge dalla delibera di giunta di martedì scorso, alla cui seduta erano presenti tutti gli assessori – tranne Ciulla e Piparo – “con nota del tre marzo scorso il dirigente Settore VI, vista la Delibera di Giunta comunale n. 111 del 24.06.2024 con la quale è stato riapprovato in linea amministrativa il progetto di cui in oggetto per l’importo di 600.000 euro ed il D.D.G. n. 2493/2024 di finanziamento e impegno delle somme occorrenti alla realizzazione dei lavori per il progetto di “Completamento e messa in sicurezza della Villa del Sole”, ha comunicato che ritiene necessario effettuare una apposita variazione di bilancio stante l’urgenza, conseguente all’attivazione di tutte le procedure tecnico amministrative per indire la relativa gara d’appalto e per la modifica del quadro tecnico – economico con inserimento della somma per la mano d’opera tra quelle soggette a ribasso d’asta; che con nota prot. 15842 del 03.03.2025 2025 il dirigente Settore VI ha precisato che le ragioni di urgenza della variazione di bilancio sono connessi ai tempi di conclusione delle opere che sono in parte finanziate con fondi PNRR; che nel Bilancio comunale non è stata inserita la previsione di entrata e di spesa per la realizzazione dell’opera in oggetto”.

“Carattere d’urgenza …”

Quindi – si legge ancora nelle delibera – “è necessario, al fine di assicurare il pieno utilizzo delle risorse del contributo regionale completamento e messa in sicurezza villa del Sole, predisporre variazione di bilancio con carattere di urgenza, come da prospetto contabile allegato al presente provvedimento, da sottoporre a ratifica del Consiglio comunale”. Del resto ad Agrigento le cose “urgenti” sono la normalità, spesso sono anche “somme”. Quindi, tradotto, se il Consiglio non creerà “problemi”,  a breve si terrà la gara d’appalto per spendere prima possibile questi 600 mila euro e “abbellire” l’orrore che si sta erigendo. Il Comunque dunque corre spedito verso l’ultimazione di un’opera inutile in prospettiva  (essendo stata indicata come asilo in una città con tanti asili aperti e con una quota di nuovi nati bassissima) e fin troppo impattante dal punto di vista estetico-ambientale. Un’opera – è lecito ricordarlo – autorizzata dagli organi preposti, in primis la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, nonostante le denunce e gli esposti presentati da varie associazioni, su tutte il Codacons (nella foto in alto Giuseppe Di Rosa) e l’associazione Mani Libere.

Autore