Dopo 44 anni apre la palestra distrettuale di Agrigento: festa di sport e riscatto sociale
AGRIGENTO – Ci sono voluti ben 44 anni di attesa, carte ingiallite, progetti dimenticati e sogni rimasti sospesi. Ma oggi, finalmente, la palestra distrettuale nei pressi di piazzale Ugo La Malfa è realtà. Un’inaugurazione che sa di riscatto per una città che, tra scandali giudiziari e degrado amministrativo, aveva bisogno come il pane di una giornata così.
Il merito va anche – e soprattutto – alla testardaggine politica e amministrativa dell’assessore Gerlando Piparo, che ha “stalkerizzato” la burocrazia regionale fino a ottenere permessi, fondi e pareri necessari per far partire e concludere il progetto.
Presenti istituzioni, forze dell’ordine e società sportive
Al taglio del nastro erano presenti:
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il sindaco Francesco Miccichè
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il deputato nazionale Lillo Pisano
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il presidente del Consiglio comunale Giovanni Civiltà
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il questore e il colonnello dei Carabinieri
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il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro in veste di funzionario regionale
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il parroco del quartiere Don Calogero Proietto
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e, soprattutto, le società sportive che animeranno la struttura
La gestione della palestra sarà affidata, per i prossimi 9 anni, a una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) composta da sei società:
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Sporting Club Maccalube Aragona
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Girgenti Pallamano Agrigento
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Fortitudo Agrigento Basket
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Akragas Futsal
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Prosport Ravanusa Atletica
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Associazioni di sport paraolimpici
Un vero modello di partenariato pubblico-privato, volto alla valorizzazione dello sport come motore sociale.
Nino Di Giacomo: l’anima silenziosa della rinascita sportiva
Dietro le quinte, ma nemmeno troppo, c’è l’imprenditore e dirigente sportivo Nino Di Giacomo, figura storica dello sport agrigentino e padre del miracolo Aragona nel volley femminile nazionale. Il suo ruolo è stato decisivo nel mettere insieme le energie migliori del territorio, trasformando un progetto eterno incompiuto in una realtà concreta.
Una luce nel buio degli ultimi anni
L’inaugurazione arriva in un momento storico difficile per Agrigento, scossa da inchieste giudiziarie, carenze infrastrutturali e gravi ritardi nei servizi pubblici. Ma oggi, almeno per un giorno, si è respirata aria di festa, speranza e partecipazione civica.
Le interviste realizzate da Francesco Di Mare hanno raccolto le emozioni dei protagonisti, tra commozione, orgoglio e voglia di ripartire: “Lo sport può davvero essere un moltiplicatore di energie positive – ha dichiarato uno degli organizzatori – e Agrigento ha bisogno di tutto questo”.
Una pagina finalmente positiva per la città dei Templi, che tra mille difficoltà continua a cercare riscatto proprio laddove i giovani trovano forza, disciplina e speranza: nei luoghi dello sport.