Giuseppe Martino, segretario particolare dell’assessore regionale Elvira Amata, rassegna le dimissioni dopo la chiusura delle indagini per corruzione. Coinvolti anche Galvagno e altri esponenti politici e imprenditoriali.

PALERMO – Si allarga il cerchio dell’inchiesta per presunta corruzione che coinvolge vertici politici e figure legate alla Regione Siciliana. Giuseppe Martino, segretario particolare dell’assessore al Turismo Elvira Amata, si è dimesso a poche ore dalla notifica di chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura di Palermo.

Martino, che aveva assunto l’incarico con decreto assessoriale del 14 gennaio 2025 (contratto firmato il giorno successivo), risulta formalmente indagato nel procedimento giudiziario che coinvolge imprenditori e alti funzionari regionali. La sua decisione di rimettere l’incarico arriva in un momento cruciale, mentre si delineano le eventuali richieste di rinvio a giudizio.

L’assessore Amata, pur confermando di essere destinataria dell’avviso, ha dichiarato: «L’unica mia determinazione è quella di dimostrare la totale onestà del mio operato».

Tutti i nomi dell’indagine

Nel medesimo filone investigativo risultano coinvolti altri nomi eccellenti:

  • Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, su cui pende anche l’ipotesi di peculato;

  • Nuccio La Ferlita, imprenditore nel settore dello spettacolo;

  • Marcella Cannariato, vicepresidente della Fondazione Dragotto, già dimissionaria dal consiglio di indirizzo del Teatro Massimo di Palermo;

  • Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana;

  • Sabrina De Capitani, ex portavoce del presidente dell’Ars, che ha rimesso il mandato.

L’inchiesta ipotizza scambi di favori, incarichi professionali e vantaggi economici in cambio di fondi, nomine o altre utilità, con al centro una rete di relazioni tra politica, fondazioni culturali e mondo imprenditoriale.

La vicenda scuote ancora una volta la credibilità delle istituzioni regionali, in un contesto già segnato da numerose inchieste giudiziarie legate alla gestione della cultura e degli eventi in Sicilia. Gli sviluppi sono attesi nei prossimi giorni, con il possibile deposito delle richieste di rinvio a giudizio.

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