Antonio Rapisarda era un operaio specializzato, impegnato anche in ambito sindacale in qualità di RSA della FILLEA CGIL di Catania.
Vincenzo Cubito e Carmelo De Caudo, rispettivamente segretario della FILLEA CGIL e della CGIL etnea, definiscono la vittima “un uomo generoso, un lavoratore esperto e un punto di riferimento per tutti noi”. 
“Non solo un delegato sindacale – precisano – ma un amico e un compagno vero: la sua morte ci lascia attoniti e ci spinge ancora una volta a ribadire con forza che di lavoro non si può morire”.  
La sigla chiede che sia fatta piena luce sull’accaduto e che sia istituito un tavolo tecnico in Prefettura da dedicare agli incidenti sul lavoro, sottolineando la necessità di rafforzare la sicurezza nei cantieri “per fermare una strage silenziosa che continua a mietere vittime”.