Circola voce, ma non è ancora ufficiale, che per il giorno dei funerali del cinquantenne Marco Chiaramonti il sindaco di Agrigento abbia intenzione di dichiarare il lutto cittadino. A poche ore dalla tragedia di viale Emporium, teatro dell’ennesimo incidente stradale mortale, in questo caso in attesa di chiarezza sulla propria dinamica, ma con fortissimi dubbi su una buca tappate male nelle scorse settimane, si resta sgomenti nell’assistere a questa possibile decisione. Un Comune come quello di Agrigento, totalmente incapace di mettere in sicurezza le buche sulle proprie strade, come del resto altri enti come Aica o aziende che si occupano di altre reti di comunicazione o di servizi, non può dichiarare il lutto cittadino. Non sarebbe un gesto di disattenzione o mancanza di rispetto, anzi. Sarebbe una onesta presa di coscienza sulle proprie mancanze nei confronti di una comunità attonita. Sempre che venga accertato il collegamento tra la buca e lo schianto di Marco Chiaramonte in sella alla propria moto con il tronco sul ciglio del viale Emporium, l’ennesima corsa al “lutto cittadino” appare veramente grottesca. Come lo si evince dalla implacabile ondata social di gente che giudica negativamente questa ipocrisia amministrativa. Un’amministrazione che i soldi per mettere in sicurezza le strade li ha, come scritto nelle scorse ore da Report Sicilia. Miccichè sulla propria pagina social un paio d’ore fa aveva scritto: “La nostra comunità piange la scomparsa prematura di Marco Chiaramonti, uomo affabile, generoso ed entusiasta. Lo si è apprezzato e si ricorda per il suo carattere coinvolgente, estroverso, sorgente di energia positiva. Colonna portante del Circolo Tennis, atleta appassionato e istruttore di tennis e padel, punto di riferimento per gli sportivi di ogni età, non solo un maestro nello sport ma anche un esempio di vita, di dedizione e costanza. A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo la più sincera vicinanza alla famiglia e agli amici in questo momento di dolore, con la certezza che il ricordo di Marco resterà vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e stimato”. Nessuno può dare torto al sindaco, ma dichiarare – come pare – il lutto cittadino ha davvero del paradossale. Del resto dichiarare il lutto cittadino è ormai una usanza di moda in tanti comuni, spesso per motivazioni assai discutibili. In questo caso, se fosse accertato che a causare l’incidente sia stata anche la buca non riparata a dovere, ci sarebbe solo da stare in silenzio e prepararsi a conseguenze giudiziarie. Tra l’altro, è necessario capire chi abbia avuto la responsabilità di quello scavo, al momento di aprirlo e soprattutto di chiuderlo.
Le indagini e quei pezzi di cerchione …
In attesa di avere l’ufficialità su questo lutto cittadino discutibile, si rincorrono le ipotesi sulle cause dell’incidente mortale. Questa mattina i carabinieri hanno continuato le attività d’indagine, raccogliendo le testimonianze di alcuni residenti nella zona. Uno di questi ha consegnato alcuni frammenti del cerchione della moto condotta da Chiaramonti, finiti addirittura dentro o a ridosso della sua proprietà. Cerchione che si sarebbe – il condizionale è d’obbligo – danneggiato venendo a contatto con una porzione particolarmente tagliente della buca. Una buca che sarebbe stata aperta alcune settimane fa per la posa di alcuni cavi, ma che sarebbe stata ricoperta in maniera grossolana alcuni giorni fa, dopo le segnalazioni dei residenti, circa la sua pericolosità. Sostanzialmente, il presunto danneggiamento del cerchione della ruota anteriore della moto avrebbe fatto perdere il controllo della stessa a Chiaramonti, in movimento a una velocità da stabilire con esattezza per la zona, andandosi a schiantare contro il pezzo di tronco sul bordo destro della carreggiata, morendo sul colpo. Dietro alla moto dell’uomo c’era un’auto condotta da una donna colta da malore dopo avere visto la scena. Al momento questi sono gli elementi in mano agli inquirenti e a una città attonita e furente. Una città che si sveglia solo dinanzi a certe tragedie e che invece assiste silente e indifferente allo sfascio quotidiano in cui versa. Non resta che attendere se il sindaco avrà davvero il coraggio di disporre il lutto cittadino o di manifestare in maniera più rispettosa il cordoglio suo e dell’amministrazione per una ennesima tragedia, quasi certamente evitabile.



