Come ogni anno ha preso il via la stagione dei coatti del mare. Di quei subumani con qualche migliaio di euro – forse – in banca, capaci di potersi permettere una barca di piccole, medie o anche grandi dimensioni. Il problema ovviamente non è possedere una barca, anzi, complimenti a chi può. Il problema è che tra coloro i quali rispettano le regole del vivere civile, del buongusto e soprattutto del codice della navigazione, ci sono sempre più individui che pur di “pupiarsi” con il loro gioiello galleggiante, si avvicinando fin troppo alla costa, frequentata da bagnanti. Ci sono zone come il litorale palmese, licatese, ma anche quello siculianese o realmontino, ma pure dirimpetto alle spiagge di San Leone che vedono la presenza sempre più invadente di imbarcazioni troppo vicine al bagnasciuga. La foto a corredo di questo articolo risale ad alcuni giorni fa, all’altezza della quarta spiaggia del lungomare delle Dune a San Leone, dove un tizio con il suo barcone si è spinto a una distanza molto ravvicinata dalla spiaggia, per dare un “passaggio” a un’amica o parente che attendeva in spiaggia. Tutto sommato, il “comandante” non ha messo in pericolo coloro i quali erano in acqua a fare il bagno o a giocare, ma certamente si è spinto molto oltre quello che impone il codice di navigazione. In altri tratti del litorale, come quello palmese, si assiste da anni a spettacoli ancor più indecorosi, con le barche che arrivano fin quasi al bagnasciuga, caricano amici e parenti e a motori al massimo sfrecciano al largo, infischiandosene della presenza di qualcuno intento a fare il bagno nei paraggi. Per non parlare dei sempre più in voga acquascooter. Ovvio attendersi il sicuro intervento del personale e dei mezzi della Capitaneria di Porto Empedocle, da sempre molto attenta a queste situazioni, magari contando sulla collaborazione dei cittadini, nel segnalare i comportamenti più irregolari da parte dei coatti del mare dell’estate 2025.