Nuove intercettazioni svelano una rete di interessi che unisce politica, appalti e potere nella provincia di Agrigento. Al centro l’on. Roberto Di Mauro, il “suo” candidato Giuseppe Pendolino e l’appalto irregolare per il centro di raccolta rifiuti di Ravanusa.
La Procura della Repubblica di Agrigento accende i riflettori su un presunto sistema di potere che si estende dalle stanze dell’assessorato regionale ai voti per il Presidente del Libero Consorzio. Secondo gli atti ufficiali, l’intero meccanismo ruoterebbe attorno all’on. Roberto Di Mauro, figura storica della politica siciliana, e a un gruppo ristretto di uomini di fiducia e referenti locali.
Al centro delle attenzioni giudiziarie vi è la elezione di Giuseppe Pendolino – attuale sindaco di Aragona e presidente della SRR Agrigento 4 – alla guida del Libero Consorzio, che sarebbe stata “caldeggiata” e sostenuta in modo mirato da alcuni protagonisti dell’inchiesta in corso.
Secondo quanto emerge dalle intercettazioni e dagli atti d’indagine:
“Su indicazione del Di Mauro Giovanni Roberto, Alesci Sebastiano e Sutera Sardo Luigi risultano essere impegnati in modo chiaro con riferimento al procacciamento di voti in relazione alla elezione del Presidente del Libero Consorzio di Agrigento, da loro indicato nell’attuale presidente della SRR 4, Pendolino Giuseppe.”
Un passaggio che, di fatto, delinea un disegno strategico finalizzato al controllo politico e gestionale delle strutture sovracomunali, utili anche per la gestione di fondi pubblici e appalti.
Il caso CCR di Ravanusa: una gara con un solo partecipante e l’ombra ANAC
Le intercettazioni toccano anche un altro nodo: la realizzazione del Centro Comunale di Raccolta di Ravanusa (CCR), su cui l’ANAC avrebbe acceso un faro, generando la “preoccupazione del Di Mauro”, come scrivono i magistrati.
“Il procedimento ha visto il coinvolgimento dello stesso Di Mauro, preoccupato per i rilievi mossi dall’A.N.A.C.”
Ma non è tutto. Gli atti segnalano che l’appalto sarebbe stato aggiudicato a una sola impresa, neppure in possesso dei requisiti, e con tempistiche di pubblicazione e affidamento anomale, segnando così un punto critico nell’intera operazione amministrativa.
La famiglia Caramazza e l’appoggio elettorale
Nella rete di rapporti politici ed economici, trova spazio anche un nome già noto alla cronaca: la famiglia Caramazza, già coinvolta in altre vicende giudiziarie.
“All’appoggio alla cordata di candidati riferibili all’on.le Di Mauro, ha dato appoggio anche la famiglia Caramazza, come espressamente dallo stesso Diego Caramazza comunicato a Agliata Vincenzo.”
Un passaggio che rafforza l’ipotesi investigativa: una struttura associativa articolata e funzionale al mantenimento del potere, in cui alleanze familiari, supporti economici e posti di comando si intrecciano.
L’intercettazione continua: nessuno è fuori
Alla luce della gravità dei fatti e della loro attualità, il decreto dei magistrati ritiene indispensabile la prosecuzione delle intercettazioni ambientali e telefoniche, in particolare negli uffici di AICA dove opera il presidente Claudio Guarneri, ritenuto persona “a conoscenza diretta” dei fatti relativi sia al progetto della rete idrica che al CCR.
Reati da criminalità organizzata: nessuna sospensione delle indagini
La Procura richiama infine la normativa nazionale per chiarire che la recente legge 31 marzo 2025 n. 47, relativa ai limiti delle intercettazioni, non si applica ai casi come questo. E cioè:
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Reati previsti dall’art. 416 c.p. e 416-bis (associazione per delinquere),
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Reati contro la pubblica amministrazione con pena massima sopra i 5 anni,
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Reati che rientrano nella disciplina della criminalità organizzata.
“Le nuove disposizioni non si applicano alle ipotesi associative elencate all’art. 51 comma 3-bis e 3-quater del c.p.p., né ai reati commessi da pubblici ufficiali contro la P.A., puniti con pena massima pari o superiore a cinque anni.”
Insomma, il sistema Agrigento viene delineato in tutte le sue articolazioni: una catena di comando fatta di tecnici, dirigenti, politici, imprenditori e portatori di voti. Le intercettazioni sono solo l’inizio. I magistrati vanno avanti. I cittadini aspettano risposte.
Per approfondire:
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Intercettazioni Di Mauro–Campagna–Barresi (03.01.2025)
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D.D.G. 2118/2024: stanziamento di 10 milioni per rete idrica Agrigento 20241210_2118_DDG_S01 Anticipazione Primo Stralcio Rete idrica Agrigento – rev 9 12 2024 (1)
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Vicenda appalto CCR di Ravanusa e osservazioni ANAC Delibera n. 551 del 20 novembre 2024 anac

