I lavori su ponti e viadotti si devono fare, magari bene e in tempi ragionevoli. Ad Agrigento non c’è “solo” la scandalosa vicenda del viadotto Akragas-Morandi semichiuso da quasi dieci anni, ma ci sono anche altre “storie” di ordinario e straordinario disagio. Come quella che si staglia all’orizzonte dalle parti di Porto Empedocle, dove il nevralgico viadotto Re, lungo la Ss 115 dovrebbe-potrebbe essere chiuso da Anas per alcune settimane, per indispensabili lavori di rifacimento. Lavori che sono attesi da tempo e che stavolta sarebbero indifferibili. Lavori che si tradurrebbero in devastanti code chilometriche nel bel mezzo della stagione estiva, con gravi ricadute per l’immagine turistica del territorio. Tra chi chiede che vengano rinviati in autunno (come se in autunno non ci fossero veicoli in transito, lungo l’arteria statale tra le più trafficate d’Italia) c’è la deputata dei 5 Stelle Ida Carmina che in queste ore ha interloquito con il prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, per chiedergli di intercedere su Anas e chiedere uno slittamento del maxi cantiere. “La scelta di Anas di avviare i lavori sul viadotto Re di Porto Empedocle a inizio estate è priva di logica e di visione strategica per il territorio. Parliamo dell’unico asse viario, la SS 115, che collega efficacemente la fascia sud-occidentale della Sicilia: prevederne l’interruzione proprio all’avvio della stagione turistica e durante le celebrazioni di Agrigento Capitale Italiana della Cultura significherebbe infliggere un colpo ingiustificato alla mobilità e allo sviluppo del territorio. Per non parlare della questione sicurezza durante il periodo di maggiore afflusso e della realizzazione delle opere urgenti previste per il contrasto alla siccità che subirebbero inevitabili ritardi a causa della ridotta possibilità di circolazione”.

Continua Carmina: “Ho sollecitato Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento e ricevuto rassicurazioni sul rinvio dei lavori al termine sul viadotto sul Torrente Re al termina della stagione turistica. Pertanto la circolazione non subirà interruzioni dal 2 maggio e per tutta l’estate. Non possiamo più accettare che decisioni cruciali per intere aree del Paese vengano prese senza una minima valutazione dell’impatto economico, sociale e culturale, senza il coinvolgimento dei rappresentanti del territorio. Questa vicenda conferma ancora una volta quanto sia necessario un cambio di passo nella gestione delle infrastrutture: servono programmazione, ascolto e senso di responsabilità istituzionale”. Non resta che attendere dunque l’evoluzione della vicenda, con la stagione estiva che dovrebbe vedere ancora fruibile interamente il fondamentale viadotto Re. Un’opera che comunque, prima o poi si dovrà adeguare a norme di sicurezza consone.

