La serata è interamente dedicata ad Anton Čechov, tra i più importanti drammaturghi russi, con la messa in scena di due atti unici dal sapore ironico e malinconico.
Si comincia con “Il tabacco fa male”, diretto da Antonio Ribisi La Spina.
A seguire, “La domanda di matrimonio”, per la regia di Francesco Grisafi e Martina Galione, esilarante botta e risposta tra tre personaggi grotteschi.
Anton Pavlovič Čechov è stato uno scrittore e drammaturgo russo, tra i maggiori autori letterari e teatrali europei del XIX secolo.
All’inizio del XX secolo, sui suoi testi teatrali il regista Konstantin Stanislavskij elaborò una nuova metodologia della recitazione, per adeguare l’arte drammatica all’espressione di stati d’animo complessi, delle sfumature emozionali di personaggi apparentemente quotidiani, ma portatori di istanze attribuibili a ogni essere umano.
Anatolij Lunačarskij, nella commemorazione cecoviana in occasione del venticinquesimo anniversario dalla morte dello scrittore, disse che ben pochi tra gli autori del passato hanno saputo essere così chiaroveggenti e infallibili nel guidare gli uomini attraverso il labirinto della vita di ieri.
I DUE ATTI UNICI IN SCENA
“Fa male il tabacco”, scritto nel 1886 e rivisitato nel 1903, è il dramma di un uomo autorevole e dispotico raccontato attraverso una conferenza sui danni del tabacco che si trasforma in un divertente, ma amaro, monologo di un uomo mite.
L’atto unico “La Domanda di Matrimonio” venne scritto 1888 in forma di vaudeville, genere teatrale particolarmente apprezzato dal pubblico russo di allora.
“La domanda di matrimonio” mette in ridicolo la piccola borghesia russa dell’epoca: l’intento principale del breve testo teatrale è muovere verso essa un’aspra critica e in effetti, nessuno dei tre personaggi ne esce particolarmente bene.
Tutti e tre, sebbene in maniera differente, sono persone grette e meschine, decisamente attaccate alle loro proprietà, troppo avari e pieni di sé per riuscire ad avere dei confronti educati e civili con l’altro.