In vista delle elezioni europee, il candidato De Luca ha lanciato un tour elettorale carico di aspettative e critiche al sistema politico attuale. Durante una delle sue tappe, ha evidenziato la grave situazione di abbandono del territorio siciliano, sottolineando la crisi idrica come esempio lampante della negligenza politica. “Sono venuto a portare l’acqua e meno male che sono venuto, considerato che in questi giorni la siccità ha confermato quello che è un abbandono totale della politica,” ha dichiarato, puntando il dito contro una classe dirigente incapace di garantire i servizi di base.
De Luca ha poi criticato duramente l’incapacità di sfruttare i fondi europei di sviluppo e coesione, destinati ma spesso non utilizzati. “Ad Agrigento di risorse assegnate in 10-20 anni ne abbiamo viste abbastanza ma con una classe politica, mi permetto di dire, di merda che non riesce neanche a garantire i servizi di base,” ha affermato, chiedendo una riforma del rapporto tra l’Italia e l’Europa per rendere questi fondi più efficaci.
Le aspettative per il tour elettorale sono alte. De Luca ha previsto di raggiungere il 4,2% dei voti nazionali, basandosi sul sostegno già ottenuto in Sicilia due anni fa. “Abbiamo avuto già due anni fa 510 mila voti dei siciliani sul progetto di Sicilia che rappresenta oltre il 60% del numero necessario per arrivare a un milione di voti che corrisponde al 4% nazionale,” ha spiegato.
Ma perché dare la preferenza a De Luca? Secondo lui, la sua forza risiede nella serietà e nella capacità di mantenere gli impegni, dimostrata attraverso la sua amministrazione. “Perché è una persona seria che mantiene gli impegni e ha dimostrato dove ha potuto di saper amministrare e ricambiare soprattutto in termini di servizi e di cambiamento radicale quella che è effettivamente la politica del fare e dell’amministrazione,” ha detto, distinguendosi dalla categoria dei “truffatori e dei truffaldini del voto.”
Riguardo alla posizione del suo movimento all’interno del prossimo schieramento europeo, De Luca ha chiarito che non potrà mai allearsi con chi ha reso l’Europa più liberticida e ha sostenuto politiche dannose per l’agricoltura, la pesca e le piccole imprese. “Noi non potremo essere comunque con le famiglie europee che hanno contribuito a rendere più liberticida l’Europa,” ha sottolineato, dichiarando il suo impegno a favore di una diplomazia comune per far cessare la guerra e politiche sensate sull’emigrazione.
Infine, De Luca ha rivolto un appello agli elettori, invitandoli a reagire e a non lasciarsi sopraffare dalla disillusione politica. “Ecco perché dico oggi è il momento di reagire e la risposta è andare a votare e bocciare tutti i partiti nazionali che hanno considerato la Sicilia come loro pisciatoio, basta, c’è un’alternativa oggi, si chiama libertà, si chiama De Luca.”
L’intervento di De Luca si inserisce in un contesto di profonda disaffezione elettorale, con un astensionismo del 65% registrato in Sicilia nelle elezioni europee del 2019. La sua chiamata all’azione punta a invertire questa tendenza, offrendo una visione di cambiamento e responsabilità politica.