“La regola dell’ortica” è il titolo del romanzo di Nunzia Scalzo che sarà presentato a Palermo martedì 29 luglio alle 18:30, negli spazi della Libreria Feltrinelli in via Camillo Benso Conte di Cavour 133.
Al debutto letterario, l’autrice è grafologa e giornalista.
Nata in Germania da genitori siciliani, torna dopo i primi anni in Sicilia, dove attualmente vive e lavora.
Laureatasi in Filosofia all’Università degli Studi di Catania, si è successivamente perfezionata in Filosofia del linguaggio.
Contemporaneamente alle sue prime grandi passioni per il giornalismo e la scrittura, si è sviluppata anche quella per la grafologia forense: dal 2003, infatti, è iscritta al Tribunale di Catania e ha lavorato a migliaia di casi.
Direttrice editoriale del settimanale regionale “I Vespri”, Nunzia Scalzo è anche collaboratrice delle pagine culturali dell’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica”.
A dialogare con l’autrice alla Libreria Feltrinelli sarà il giornalista Mario Di Caro.
LA TRAMA
Il romanzo, edito da Feltrinelli, è ambientato a Catania nel 1965.
La giovane Norma Speranza viene trasportata all’ospedale dal marito e dal portinaio di casa in gravi condizioni e muore poco dopo.
Si è sparata in salotto con una carabina, o almeno questo è ciò che concludono le indagini, sebbene siano molti i dubbi sulle modalità del gesto e sul movente.
A confermare l’ipotesi del suicidio c’è un biglietto trovato accanto al cadavere della donna: “Tutto è distrutto e io mi ammazzo”.
Ma la famiglia è invece convinta che si tratti di un omicidio, e che il biglietto sia stato creato ad arte per offrire un alibi all’assassino.
Sessant’anni dopo, la nipote di Norma dà l’incarico di analizzare ancora una volta quel biglietto a Bea Navarra, grafologa forense intuitiva, cocciuta e fuori dagli schemi.
Si è trattato di un suicidio o di un omicidio?
Attraverso il racconto diretto dei singoli personaggi coinvolti nel cold case – tra cui i parenti della coppia, i portinai del condominio, l’amica Evelina, il marito Andrea – e grazie all’indagine di Bea e dell’amico e giornalista Domenico Grimaldi, la dinamica della morte si ricostruisce un tassello dopo l’altro.
Nunzia Scalzo, grafologa forense come la sua protagonista, conduce il lettore alla scoperta di una professione che decifra la scrittura, e al tempo stesso sonda i segreti che, senza saperlo, riveliamo di noi.
Segreti che Bea Navarra chiamerebbe moventi.
Un giallo in cui ogni voce nasconde uno scandalo – domestico, sessuale, criminale –, aggiunge indizi e depista, offrendo la propria idea di mondo, dove il mondo è la “Catania bene” degli anni Sessanta.