Una morte che ha scosso Agrigento. Marco Chiaramonti, istruttore di tennis cinquantenne noto in città, è deceduto sabato sera in un incidente stradale lungo viale Emporium, alla periferia di San Leone. Le autorità giudiziarie sono intervenute subito: la Procura di Agrigento ha infatti aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro della salma, dello scooter su cui viaggiava Chiaramonti e di un’auto che sopraggiungeva nella corsia opposta.
Cosa sappiamo finora
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Al momento il fascicolo è aperto senza indagati né ipotesi di reato, segno che la Procura intende accertare ogni elemento prima di attribuire responsabilità.
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Le indagini sono affidate ai Carabinieri, intervenuti immediatamente dopo l’incidente. Sono già stati effettuati rilievi e raccolte testimonianze.
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Tra gli accertamenti richiesti ci sarà la verifica della presenza di una buca nella strada, che pare possa aver contribuito al tragico evento.
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La Procura deciderà se disporre l’autopsia; sarà solo dopo queste procedure che la salma potrà essere restituita ai familiari e potrà essere celebrato il funerale.
Il contesto umano
La vicenda ha squarciato un sipario di dolore nella città. Marco era conosciuto e benvoluto, figura nota nella comunità. Ancora più toccante il fatto che la tragedia accade esattamente dieci anni dopo un altro incidente stradale che aveva causato la morte del fratello Gabriele, nel settembre 2015.
Nel giorno del dolore, Agrigento “si spegne”: locali della movida hanno annullato eventi, come segno di rispetto e di lutto condiviso.
Questioni aperte e punti su cui la Procura deve fare luce
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Condizioni della strada: la buca segnalata dev’essere oggetto di sopralluogo accurato, per capire se la sua entità e posizione potevano rendere pericolosa quella tratta.
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Velocità e dinamica dell’incidente: ricostruire il moto del veicolo, l’eventuale frenata, possibile manovre evasive.
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Visibilità, illuminazione, segnaletica: tutti i fattori che possono condizionare reazioni nell’immediato.
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Responsabilità delle manutenzioni stradali: se la buca è segnalata o meno, se ci sono stati altri incidenti simili; il Comune o gli enti competenti dovranno rispondere se emerge inefficienza o omissione.
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Autopsia: se disposta, potrà chiarire se cause di salute o lesioni interne abbiano aggravato la situazione.
Perché serve indagine
Oltre al valore giuridico e tecnico, serve un’indagine per rispondere a domande che vengono da tutta la comunità: poteva essere evitata questa tragedia? È necessario capire se c’è stato un difetto nella manutenzione delle infrastrutture, o se l’incidente è stato frutto di una combinazione sfortunata di fattori. La verità non restituisce la vita, ma dà dignità al dolore, giustizia alle vittime, e avverte la comunità su possibili pericoli futuri.

