PISCINA VILLASETA

INTERVISTA A LILLO SODANO IL GIORNO DELLA RIAPERTURA DELLA PISCINA POST COVID

Agrigento si prepara a celebrare il 2025 come Capitale Italiana della Cultura, ma un grido di allarme si leva dalla comunità: la piscina comunale di Villaseta, gestita con grandi sacrifici dalla famiglia Sodano, è a rischio chiusura. Un luogo che per anni è stato sinonimo di sport, aggregazione e crescita per tanti agrigentini, rischia ora di essere consegnato al declino, privando la città di un pezzo importante della sua identità sociale.

La lettera accorata della famiglia Sodano

Lillo Sodano, portavoce della famiglia che da anni gestisce la piscina, ha condiviso una lettera accorata in cui racconta i sacrifici affrontati per mantenere viva questa struttura, simbolo di speranza per la comunità. La gestione della piscina è stata per loro una missione più che un lavoro: un impegno quotidiano che ha richiesto risorse, dedizione e passione. Tuttavia, le difficoltà economiche e l’assenza di un sostegno concreto da parte delle istituzioni hanno reso insostenibile questa sfida.

“Le spese di gestione sono cresciute a dismisura: dall’energia elettrica alle manutenzioni, dalla cura della struttura agli stipendi del personale. Tutto questo senza un sostegno adeguato da parte del Comune o delle istituzioni,” scrive Sodano, sottolineando l’amarezza di una lotta combattuta in solitudine.

Un fenomeno diffuso in Sicilia

La chiusura delle piscine comunali è un problema che affligge tutta la Sicilia. Ogni struttura che cessa l’attività rappresenta una sconfitta per la comunità, poiché questi luoghi non sono semplici spazi sportivi, ma veri e propri punti di riferimento sociali. Anche Villaseta rischia di aggiungersi alla lista di realtà abbandonate, nonostante abbia rappresentato per anni un esempio positivo per Agrigento.

Un appello alle istituzioni

Lillo Sodano lancia un appello alle istituzioni locali affinché riflettano sull’importanza della piscina di Villaseta per la comunità:

“Agrigento si appresta a essere Capitale della Cultura, ma qual è il messaggio che vogliamo dare al mondo? Una città della cultura non si misura solo con eventi e celebrazioni, ma con la capacità di valorizzare i luoghi che rendono viva e attiva la sua comunità.”

Queste parole richiamano l’attenzione su un paradosso: mentre Agrigento si prepara a celebrare la cultura con eventi prestigiosi, una struttura che incarna i valori di crescita e coesione sociale rischia di essere dimenticata.

Una chiusura che sarebbe un fallimento collettivo

La famiglia Sodano ribadisce che la decisione di chiudere la piscina non rappresenta un fallimento personale, ma il risultato di un sistema che non sostiene adeguatamente le realtà locali. Senza un piano di supporto concreto e una visione comune, anche i luoghi più significativi per la comunità sono destinati a scomparire.

Un invito a non arrendersi

Concludendo la lettera, Sodano ringrazia tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e invita il Comune e le istituzioni a intervenire per salvare la piscina:

“Una piscina che chiude non è solo una porta che si chiude; è un’occasione persa, è un sogno spezzato, è un pezzo di comunità che si dissolve.”

Agrigento, una sfida di coerenza

Mentre Agrigento si prepara a mostrarsi al mondo come Capitale Italiana della Cultura, la città è chiamata a riflettere sulla necessità di preservare e sostenere i luoghi che realmente costruiscono una comunità. La piscina di Villaseta può ancora essere salvata, ma richiede uno sforzo collettivo, un impegno concreto e una visione che vada oltre le celebrazioni momentanee.

L’appello della famiglia Sodano è una chiamata all’azione: Agrigento deve dimostrare che la cultura non è solo un titolo, ma un valore che permea ogni aspetto della vita cittadina.

Autore