La crisi idrica nella provincia di Agrigento continua a peggiorare, con i cittadini costretti a subire turni di erogazione sempre più lunghi e limitati a poche ore. La situazione, già critica, rischia di diventare insostenibile con l’arrivo dell’estate.
Le associazioni aderenti alla Consulta di AICA, tra cui Agrigento Punto e a Capo, Associazione Titano, A Testa Alta, Centro Studi De Gasperi, Codacons-Sede Provinciale di Agrigento, Comitato Civico Cantavenera, Ethikos Aps e Konsumer – Agrigento, hanno inviato una nota al Presidente di ATI, Dott. Domenico Gueli, al Presidente dell’Assemblea dei Soci di AICA, Dott. Alfonso Provvidenza, al Consiglio di Amministrazione di AICA e al Direttore Generale di AICA, Dott. Claudio Guarneri. La nota è stata inviata anche per conoscenza all’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, On. Roberto Di Mauro, al Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti e a Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento, Dott. Filippo Romano.
Le associazioni esprimono preoccupazione per l’incertezza che circonda le azioni regionali volte a fronteggiare la crisi idrica, sottolineando che l’utenza ha il diritto di essere informata sulle reali prospettive per la stagione estiva. La Protezione Civile ha già avvertito che le dighe saranno vuote entro giugno, rendendo necessarie risposte concrete e tempestive.
La Consulta di AICA chiede ad ATI e AICA di rendere pubblici i documenti di programmazione relativi alla gestione della crisi idrica, precedentemente richiesti ma mai forniti. È essenziale conoscere la quantità d’acqua necessaria per ripristinare la turnazione idrica pre-crisi e quali misure sono state e saranno adottate in tal senso.
Le associazioni sottolineano che la capacità idrica dell’ambito è superiore a quella attualmente sfruttata, come dimostrato dai tre nuovi pozzi recentemente individuati. Richiedono che la ricerca di nuove fonti continui e che ATI rediga un bilancio idrico secondo l’art. 95 del D.Lgs 152/2006, fornendo inoltre le infrastrutture necessarie per collegare tutte le fonti idriche disponibili.
La nota critica duramente la gestione politica della crisi idrica, evidenziando la perdita di finanziamenti cruciali per il rifacimento della rete idrica di Agrigento e per il progetto REACT EU, oltre ai mancati pagamenti di utenze comunali e private. Si chiede inoltre un aggiornamento sulle ingiunzioni di pagamento annunciate da AICA.
Un altro punto cruciale è la mancata erogazione del BONUS IDRICO alle utenze con ISEE sotto soglia, nonostante i pagamenti in bolletta. Questo solleva seri problemi sociali, economici e contabili, esponendo il gestore alle sanzioni di ARERA.
Infine, le associazioni denunciano la vicenda di Voltano S.p.a., che avrebbe dovuto consegnare reti e utenze già dal 2009, e la mancata approvazione e pubblicazione dei Bilanci Previsionali 2023 e 2024 e del Bilancio Consuntivo 2023.
La Consulta di AICA attende una risposta celere da parte di ATI e AICA e resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.