La villetta del quartiere Campo Sportivo, a ridosso dello stadio “Esseneto” di Agrigento, versa in condizioni di abbandono e degrado mai raggiunte in passato. Ciò che un tempo era un angolo verde curato, oggi è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto. Rifiuti sparsi, erbacce cresciute ovunque e una fontana ormai inattiva raccontano una triste storia di disinteresse e incuria.

Dal 2018 al 2020, l’associazione Mani Libere si era occupata del ripristino della villetta, restituendo al quartiere uno spazio pulito e accogliente. Grazie agli sforzi dei volontari, la fontana era stata riattivata, l’area verde era stata ripulita e il parco aveva ritrovato lo splendore di un tempo. Le foto dell’epoca mostrano una villetta rinata, un piccolo gioiello di verde nel cuore della città.

Un declino con l’amministrazione Miccichè

Con l’avvento dell’amministrazione Miccichè, però, la situazione è drasticamente peggiorata. La villetta, che necessitava solo di manutenzione ordinaria per essere mantenuta, è stata completamente abbandonata. Gli interventi di cura sono cessati, e in poco tempo il parco è tornato nello stato di degrado in cui si trovava prima degli interventi di “Mani Libere”.

Le foto attuali testimoniano la gravità della situazione: i cestini per i rifiuti sono stracolmi, i vialetti impraticabili e la fontana che un tempo era il cuore della villetta è di nuovo inattiva. Questo stato di abbandono non è solo un danno estetico per il quartiere, ma rappresenta anche un rischio per la sicurezza e l’igiene pubblica.

L’appello dei cittadini

I residenti della zona e l’associazione Mani Libere chiedono a gran voce un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale per ripristinare l’area verde e restituirla alla comunità. “Non possiamo accettare che uno spazio così importante per il quartiere venga lasciato in queste condizioni,” ha dichiarato un rappresentante di Mani Libere. “Abbiamo dimostrato che con un minimo di impegno è possibile trasformare questa villetta in un luogo accogliente per tutti. Ora tocca all’amministrazione fare la sua parte.”

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