Cresce l’attesa a Lampedusa per lo “sbarco” di migliaia di ragazzi da tutta la diocesi agrigentina, per l’annuale appuntamento con il “Giovaninfesta”. Dopo l’edizione itinerante dello scorso anno, tenutasi nei comuni di Lucca Sicula, Villafranca e Burgio (nella foto a corredo del pezzo un momento della scorsa edizione), dal 2 al 3 maggio sarà la più grande delle isole Pelagie lo scenario dell’ormai tradizionale appuntamento di fede e allegria. Lo scorso gennaio è giunta la “Croce dei giovani” , affidata alla comunità lampedusana come accade da un paese all’altro della provincia di Agrigento da oltre un trentennio. La croce è la stessa che, da 31 anni, passa, al termine di ogni Giovaninfesta, da una comunità all’altra, da quando, il 9 maggio 1993, venne consegnata da San Giovanni Paolo II agli oltre 18 mila giovani agrigentini e siciliani durante l’incontro allo stadio “Esseneto” di Agrigento. Una pagina di storia indimenticabile che fa parte ormai degli eventi più importanti e belli della nostra terra. Domani sera è prevista da Porto Empedocle la partenza di un nutrito gruppo di ragazzi a bordo del traghetto di mezzanotte. Il programma si snoderà su due giornate, dal mattino del 2 al pomeriggio del 3 maggio. La morte di Papa Francesco ha certamente scosso tutti, ma come accaduto nei giorni scorsi a Roma per il Giubileo degli adolescenti, la carica dei giovani avrà forse ancora più vigore nel manifestarsi proprio in memoria del Santo Padre, molto vicino alle problematiche dei ragazzi di oggi. In un’era dove dal mondo giovanile giungono troppo spesso notizie terribili, di violenza e disagio, nelle prossime ore arriverà da Lampedusa – terra come noto di passaggio e accoglienza – un grande messaggio di pulizia, allegria e voglia di guardare alla vita e al futuro con maggiore ottimismo. 

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