Oggi a Lampedusa è esploso l’ennesimo scandalo legato ai collegamenti aerei della compagnia lituano/danese DAT Voli di Sicilia. L’aereo partito dall’isola per Catania ha imbarcato appena 40 passeggeri, lasciandone a terra 26 con biglietto già pagato, e soprattutto è decollato senza alcun bagaglio. Anche il volo in arrivo sempre da Catania è atterrato senza valigie, che forse saranno consegnate solo domani.
Una vicenda che ha fatto infuriare i residenti, già provati dal maltempo che aveva bloccato gli aliscafi, e che mette ancora una volta in evidenza come la cosiddetta “tratta sociale”, finanziata con fondi pubblici, abbia ben poco di sociale. A soffrire maggiormente, ancora una volta, i malati oncologici, costretti a vivere un calvario per potersi spostare dalla propria isola.
Salme senza trasporto, famiglie senza dignità
Alla drammatica cronaca dei voli si aggiunge un altro scandalo: quello del mancato trasporto delle salme da Lampedusa e Pantelleria, nonostante fosse un obbligo contrattuale. Dopo la denuncia di Codacons, l’assessore regionale Aricò ha parlato di un possibile addendum contrattuale, ammettendo implicitamente che fino a oggi il servizio non è stato garantito. Le famiglie, già segnate dal dolore, hanno subito anche l’umiliazione di non poter accompagnare i propri cari con dignità.
E il sindaco? Immobilismo sui problemi, entusiasmo per i concerti
In questo scenario di emergenze quotidiane, ci si aspetterebbe dal sindaco Filippo Mannino risposte forti e azioni concrete. Invece, la sua priorità sembra un’altra: organizzare un evento da quasi 700 mila euro per portare a Lampedusa Claudio Baglioni, che si esibirà per giunta a titolo gratuito.
Un paradosso che richiama il cosiddetto “metodo Agrigento”, già ampiamente criticato nella gestione della Capitale Italiana della Cultura 2025. Mannino, socio fondatore della stessa fondazione di Agrigento, sembra aver importato lo stesso schema: spese milionarie per eventi mediatici, mentre i cittadini restano senza servizi fondamentali.
L’isola reale: malati, trasporti e sanità dimenticati
Lampedusa continua a vivere problemi enormi e irrisolti:
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collegamenti aerei inaffidabili, con passeggeri e bagagli lasciati a terra;
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impossibilità di garantire persino il trasporto delle salme;
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malati oncologici costretti a odissee interminabili;
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infrastrutture sanitarie e scolastiche inadeguate.
A fronte di tutto questo, la risposta politica è l’organizzazione di un concerto da centinaia di migliaia di euro, presentato come “a costo zero per il Comune” perché coperto da fondi nazionali. Ma resta l’amara domanda: questi fondi non avrebbero potuto essere destinati a risolvere almeno uno dei veri drammi dell’isola?
👉 Lampedusa non ha bisogno di vetrine effimere, ma di diritti garantiti, servizi funzionanti e dignità per i suoi cittadini. Tutto il resto è fumo negli occhi.

