Attraverso l’uso delle tecnologie, la “digital mental health” sostiene il benessere psicologico della popolazione, utilizzando app per smartphone, piattaforme online e AI per diagnosticare, prevenire e, se il caso, trattare i disturbi mentali della collettività digitale.
I benefici della tutela della “salute mentale digitale” sono un supporto psicologico accessibile a una maggiore quantità di persone, garantendo l’anonimato e riducendo così lo stigma associato alla ricerca di aiuto per problemi di salute mentale.
Nel 2023, dopo la devastante emergenza sanitaria del Covid – che, soprattutto negli adolescenti, ha lasciato tracce profonde di disadattamento e disturbi emotivi quali aggressività e iperemotività –  si è implementata l’idea di utilizzare nuovi strumenti per affrontare ciò che è stato definito deficit relazionale cronicizzato, utilizzando anche il programma di Agenda Digitale.
L’attuale uso smodato dei social è una forma di surrogazione nell’espressione delle proprie emozioni: essi, infatti, sono diventati lo strumento per identificarsi in soggetti che raccontano le loro storie in video, nei cantanti attraverso i testi delle canzoni o negli oppositori verso il sistema sociale che rivendicano in modo distopico il loro bisogno di esistere nella comunità senza pregiudizi, apparendo coraggiosi e forti.
La popolazione digitale contemporanea è spesso carente di strumenti cognitivi e metacognitivi per scegliere le modalità più idonee a integrarsi nella società: usa una maschera ben radicata e spesso anche la rabbia come mezzo di comunicazione e termometro sociale del ruolo ricoperto nella comunità. 
Si registra un’assenza quasi totale del bisogno amicale e la solitudine è rafforzata dalla dipendenza da social che si pone in rapporto dicotomico con la spasmodica ricerca dell’amore e dei valori, tipica di ogni persona.
Dilagante è anche l’iperemotività nell’affrontare i rapporti col partner, con amici e familiari: le relazioni sono vissute in modo distorto e ciò genera ripercussioni fisiche, psichiche e sociali sulle persone.

NUOVE OPPORTUNITÀ PER GESTIRE I PROBLEMI DI SALUTE MENTALE 

La tutela della “salute mentale digitale” ha rivoluzionato il concetto di supporto al benessere psicologico della persona: sono nate applicazioni scaricabili sullo smartphone, sistemi di teleterapia e strumenti di IA, ma sono sorte anche istanze quali la protezione dei dati e la possibile integrazione nel Sistema Sanitario Nazionale, che rappresentano nuove opportunità per affrontare e gestire i problemi di salute mentale, soprattutto giovanile.
Sono tante le applicazioni sul mercato che offrono esercizi di mindfulness, meditazione, gestione dello stress e monitoraggio dell’umore.
Servizi quali Talkspace e BetterHelp stanno rivoluzionando il modo in cui le persone cercano e trovano un supporto psicologico; Chatbot, AI, Woebot e Wysa forniscono supporto emotivo e interventi basati su tecniche di terapia cognitivo-comportamentale in modo interattivo.
Si tratta di spazi sicuri per condividere esperienze e ottenere supporto da persone che affrontano disagi simili.
Sulla stessa linea Moodfit, che dispone persino di una sezione per monitorare gli sbalzi d’umore e identificarne le possibili cause.
Un obiettivo da raggiungere sarà l’integrazione della “salute mentale digitale” nel Sistema Sanitario Nazionale, per assicurare un approccio scientifico e regolamentato alla prevenzione e al trattamento dei disturbi mentali e comportamentali sorti nei millennial.

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