Agrigento Capitale della Cultura ospita la mostra “L’eredità di Falcone e Borsellino”, già gratuita al liceo nel 2022, ma oggi trasferita a caro prezzo in Municipio. Il pubblico diserta l’evento, le poltrone restano vuote e la memoria viene strumentalizzata.
AGRIGENTO – Platee semivuote, posti prenotati rimasti vuoti, e l’aria stanca di chi assiste a un rito vuoto di significato. È l’immagine emblematica – che Report Sicilia pubblica in esclusiva – di uno degli eventi ufficiali di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, dove la mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino” dell’ANSA è stata accolta a spese pubbliche nel Municipio, dopo essere stata proposta gratuitamente in una scuola nel 2022.
Una parabola che racconta, meglio di qualsiasi discorso istituzionale, la retorica della legalità svuotata di contenuti. Il pubblico, come mostra la foto, non c’è, e la cultura – almeno quella autentica – sembra essere rimasta fuori dalle porte del teatro.
🖼️ Una mostra potente, ridotta a passerella
Curata dai giornalisti Francesco Nicastro e Franco Nuccio, l’esposizione ANSA ripercorre con sensibilità e rigore le vite parallele di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dalla Kalsa alle stragi del ’92, attraverso materiale d’archivio e fotografie private delle famiglie.
Un patrimonio culturale e civile che nel 2022 era stato messo a disposizione gratuitamente al Liceo Scientifico Leonardo di Agrigento, raggiungendo studenti e docenti senza fronzoli, né palchi istituzionali.
Oggi, nel contesto di “Agrigento Capitale della Cultura”, la stessa mostra viene riproposta in Municipio, senza pubblico e con costi a noi sconosciuti. Nessuna informazione ufficiale su quanto sia stato pagato all’ANSA, nessuna trasparenza su chi ha curato l’allestimento, né su quali fondi siano stati usati.
🧾 Cultura o formalità? Quando la memoria diventa propaganda
Il problema non è la mostra – che è di assoluto valore – ma l’uso strumentale che ne viene fatto. Mentre si continua a evocare Falcone e Borsellino nei comunicati stampa, nella realtà dei fatti:
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I fondi di Capitale della Cultura vengono gestiti in modo poco trasparente, con quasi 12 milioni di euro spesi in affidamenti diretti;
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Le mostre diventano occasione di visibilità politica, più che strumenti di educazione e memoria civile;
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Il coinvolgimento reale della città è inesistente, come mostrano le sedie vuote e l’assenza di cittadini comuni.
E intanto la “legalità” viene celebrata nelle sale vuote.
👏 Il rispetto alla memoria è un fatto, non un evento
Chi veramente onora l’eredità di Falcone e Borsellino ad Agrigento non lo fa con i palchi o le luci accese su platee vuote, ma con il lavoro quotidiano nella legalità vera, come quello del procuratore Giovanni Di Leo, del prefetto Filippo Caccamo e di chi combatte l’opacità dentro le istituzioni.
📸 Report Sicilia continuerà a monitorare gli eventi ufficiali di Agrigento Capitale 2025, con un occhio critico sulla spesa pubblica e sulla coerenza tra parole e fatti.
🔎 Chi conosce costi, determine o documenti legati all’allestimento della mostra ANSA può inviarceli in forma anonima.

