Smettiamola, davvero. Basta con questa storia che Agrigento è allo sbando. Basta dire che manca l’acqua, che c’è immondizia ovunque, che i trasporti pubblici sono un incubo e che i cittadini vivono nella disillusione quotidiana. Perché, a quanto pare, la vera priorità è un’altra: non rovinare l’immagine da cartolina della città.
Giù le mani dai venditori di pizzette, rispetto per chi noleggia gommoni a 200 euro al giorno, non disturbiamo la stagione balneare. Che importa se la gente nei quartieri popolari non ha acqua da settimane, se i disabili restano senza servizi, se l’assistenza scolastica è stata tagliata, se le strade sono buche e sterco, se i bus urbani truffano il turista e l’utente locale?
Futtitinni! – come dice un vecchio saggio. L’importante è che le riprese con il drone vengano bene. Che l’Instagram della Capitale della Cultura 2025 sia pulito, senza un rifiuto in vista, anche se dietro l’inquadratura si muore di incuria.
🎭 Agrigento come Pirandello: tutto è finzione
Certo, ci spiegano che è “tutto pirandelliano”. Che questa decadenza organizzata è arte, che l’amministrazione che sparisce al bisogno è parte di un progetto culturale, che la gente che soffre – “non fa girare l’economia”, quindi chi se li incula.
In fondo, i poveri non comprano granite, non prenotano in ristorante, non fanno storie su Instagram. Non servono alla narrazione.
🤐 Vietato denunciare
E guai ai giornali che raccontano la verità. Guai a chi dice che la città è in crisi. Guai a chi scrive che i servizi non funzionano. “Parlatene bene o state zitti”, sembra essere il nuovo slogan non ufficiale dell’estate agrigentina. Perché altrimenti si disturba l’ecosistema fragile degli incassi estivi.
Ma qualcuno dovrà pur dirlo, no? Qualcuno dovrà pur raccontare che questa città è divisa in due: tra chi lucra sull’illusione e chi arranca nella realtà. Tra chi fa aperitivo sul lungomare e chi aspetta ancora che passino a svuotare il bidone da settimane. Tra chi vede Agrigento dai filtri di TikTok e chi la vive dalla finestra rotta di un alloggio popolare.
📣 La vera domanda è: Agrigento è solo vetrina?
Se l’unico obiettivo è non turbare il turista, se denunciare è considerato reato morale, allora diciamolo chiaramente: Agrigento non è più una città, è una fiction. Ma il problema è che chi ci abita non è un attore, è una vittima.
Noi di Report Sicilia continueremo a raccontarla, questa verità. Anche se disturba. Anche se fa vendere meno granite. Anche se toglie un po’ di sole a qualche selfie.
Perché se una città non è a misura dei suoi cittadini, non sarà mai a misura di nessuno.
Tratto da un commento di un nostro lettore : Salvatore BONGIORNO che ringraziamo per il suo contributo

