Nella rubrica “Le segnalazioni dei nostri lettori”, pubblichiamo integralmente la lettera di Gerlando Bongiorno, un cittadino di Agrigento che ha scelto di alzare la voce contro l’inerzia delle amministrazioni locali nella gestione dell’acqua. Le sue parole, piene di veemenza e indignazione, riflettono un sentimento comune tra i cittadini, stanchi di promesse non mantenute e di una gestione del bene più prezioso che lascia molto a desiderare.
La lettera di Gerlando Bongiorno
“Con la presente, esprimo il mio parere con veemenza, anche se temo che questo testo rimarrà inerte in qualche casella di posta. Ma è urgente che qualcuno parli chiaro: da decenni continuiamo a pontificare sull’acqua, un bene cruciale per l’umanità, eppure ogni nuova amministrazione sembra patologicamente incapace di gestirne le risorse. Ecco la realtà cruda: non piove da mesi e la nostra rete idrica è una vergogna! Di due litri d’acqua distribuiti, uno e mezzo raggiunge a malapena i cittadini, il resto si disperde come lacrime nel vento. Quante risorse sprechiamo ogni giorno a causa di perdite non riparate?
Accanto a casa mia, ho segnalato una perdita evidente. La risposta? “Va bene, ci occupiamo”, ma poi? Nessuna azione, solo parole. Mesi di inazione, migliaia di metri cubi d’acqua persi, e chi paga? Noi, la gente comune, mentre i nostri amministratori si crogiolano nell’indifferenza. E poi ci sono le solite passerelle televisive: il sindaco promette risoluzioni rapide, “quattro settimane”, dice. Sono passati sei mesi, e nulla è cambiato, come se l’estate non fosse mai finita.
Senza acqua nei pozzi, ci voltiamo verso i dissalatori, nonostante l’alto consumo energetico. Questo potrebbe almeno rallentare la desertificazione, ma è sufficiente? A Milano, una squadra ha risolto un danno simile in due ore. Non perché siano più capaci, ma perché a loro importa realmente dell’ambiente. L’ufficio tecnico di Agrigento esiste sulla carta, ma nella pratica? La giunta comunale, sia attuale che passata, è un disastro colossale. Svegliatevi! Non è solo una questione di risorse; è una questione di rispetto per i cittadini e per l’ambiente.”
Un grido d’aiuto e una chiamata all’azione
Le parole di Gerlando Bongiorno non possono lasciare indifferenti. In una provincia che da anni affronta una crisi idrica senza precedenti, il problema delle perdite d’acqua e dell’inefficienza nella gestione delle risorse idriche è diventato insostenibile. Le denunce di cittadini come Gerlando mettono in luce la distanza tra le promesse delle amministrazioni e le azioni concrete.
La questione delle perdite non riparate, unita all’incapacità di pianificare interventi strutturali, rappresenta non solo un danno economico, ma anche un’offesa ai diritti fondamentali della popolazione. La lettera non è solo una critica, ma un appello accorato: è tempo di cambiare rotta, di dimostrare che l’ambiente e i cittadini vengono prima di tutto.
Agrigento, svegliati!