Sarà riproposto al pubblico lunedì 19 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, il volume dal titolo “Lilibeo e il Mare. Il Museo Archeologico Regionale di Marsala”.
La presentazione si terrà nello stand della Regione Siciliana, alla presenza degli stessi curatori e coautori: l’architetto Enrico Caruso, già direttore del Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala e Maria Grazia Griffo, archeologa in servizio a Marsala sin dall’istituzione del Parco, che metteranno in luce gli elementi di novità emersi dallo studio di numerosi autori.
Rilevante, anche il contributo di Antonella Mandruzzato e Filippo Pisciotta, componenti del comitato di redazione, che hanno curato la sezione bibliografica, i disegni e la composizione delle tavole.
Come dichiara in premessa l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Scarpinato, il libro “arricchisce in modo significativo la serie di pubblicazioni dell’Assessorato ai fini di una migliore conoscenza e divulgazione del patrimonio della nostra isola”.
La corposa opera, recentemente edita dal Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala, è un lavoro corale alla cui realizzazione hanno contribuito oltre trenta professionisti tra ricercatori, docenti universitari e archeologi dell’amministrazione regionale che hanno messo a disposizione la propria professionalità anche per il necessario e preliminare studio dei materiali da esporre nel Museo, rinnovato in toto nel 2017 con un progetto dell’allora direttore Enrico Caruso.
Gli studiosi raccontano, coerentemente ai percorsi museali – sala per sala – tutti i materiali “dalla terra e dal mare”, compresi quelli provenienti dall’abitato, in parte già esposti.
La presentazione si terrà nello stand della Regione Siciliana, alla presenza degli stessi curatori e coautori: l’architetto Enrico Caruso, già direttore del Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala e Maria Grazia Griffo, archeologa in servizio a Marsala sin dall’istituzione del Parco, che metteranno in luce gli elementi di novità emersi dallo studio di numerosi autori.
Rilevante, anche il contributo di Antonella Mandruzzato e Filippo Pisciotta, componenti del comitato di redazione, che hanno curato la sezione bibliografica, i disegni e la composizione delle tavole.
Come dichiara in premessa l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Scarpinato, il libro “arricchisce in modo significativo la serie di pubblicazioni dell’Assessorato ai fini di una migliore conoscenza e divulgazione del patrimonio della nostra isola”.
La corposa opera, recentemente edita dal Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala, è un lavoro corale alla cui realizzazione hanno contribuito oltre trenta professionisti tra ricercatori, docenti universitari e archeologi dell’amministrazione regionale che hanno messo a disposizione la propria professionalità anche per il necessario e preliminare studio dei materiali da esporre nel Museo, rinnovato in toto nel 2017 con un progetto dell’allora direttore Enrico Caruso.
Gli studiosi raccontano, coerentemente ai percorsi museali – sala per sala – tutti i materiali “dalla terra e dal mare”, compresi quelli provenienti dall’abitato, in parte già esposti.
Ciascuna sezione del testo viene introdotta da un saggio sui contesti, che illustra le fasi di vita di Lilibeo-Marsala, città al centro del Mediterraneo, crocevia di popoli e civiltà.
“Siamo lieti di presentare anche nella prestigiosa sede del Salone Internazionale del Libro di Torino – afferma la direttrice del Parco Anna Occhipinti – il volume che, oltre a essere un catalogo completo delle opere studiate ed esposte, offre un quadro esaustivo sulla città antica e medievale”.
“Un’occasione preziosa – conclude – per scoprire il ricco patrimonio archeologico di Lilibeo, crocevia di civiltà nel Mediterraneo: l’importante evento offrirà la possibilità di fare conoscere a un pubblico più vasto la produzione culturale del Parco, sperando di attrarre altresì visitatori e studiosi”.
“Un’occasione preziosa – conclude – per scoprire il ricco patrimonio archeologico di Lilibeo, crocevia di civiltà nel Mediterraneo: l’importante evento offrirà la possibilità di fare conoscere a un pubblico più vasto la produzione culturale del Parco, sperando di attrarre altresì visitatori e studiosi”.