Nonostante l’annuncio trionfale dell’ASP di Agrigento sull’azzeramento delle liste d’attesa, due casi reali dimostrano il contrario: visita epatologica urgente prenotata per il 2027 e visita infettivologica urgente dopo oltre un mese. La denuncia di Report Sicilia.
Doveva essere la rivoluzione dell’efficienza, la svolta tanto attesa dalla sanità pubblica locale: l’ASP di Agrigento, solo poche settimane fa, annunciava trionfalmente di aver azzerato le liste d’attesa. Eppure, la realtà raccontata dai nostri lettori è ben diversa. E grida vendetta, perché riguarda vite umane, non numeri da comunicato stampa.
Due documenti, che pubblichiamo integralmente oscurando i dati sensibili, raccontano due storie molto distanti da quella ufficialmente narrata.
CASO 1 – VISITA INFETTIVOLOGICA URGENTE: LA REALTÀ È UN MESE DI ATTESA
Un cittadino di Favara, da giorni con febbre alta persistente, si reca dal proprio medico di base. La diagnosi presunta preoccupa: potrebbe trattarsi di una malattia infettiva, e serve una visita urgente infettivologica con priorità B (da effettuarsi entro 10 giorni).
E cosa fa l’ASP di Agrigento?
Prenota l’appuntamento per il 14 agosto 2025, esattamente un mese dopo, presso l’U.O. Malattie Infettive di Ribera. Altro che 10 giorni.
Il paziente resta quindi esposto per settimane a un rischio potenzialmente gravissimo, senza diagnosi certa e senza assistenza specialistica tempestiva.
CASO 2 – CIRROSI EPATICA, VISITA IN 550 GIORNI
Secondo caso: un paziente con cirrosi epatica, patologia che richiede monitoraggio e interventi rapidi, riceve dal medico curante una prescrizione per visita epatologica con priorità D (entro 60 giorni).
La risposta dell’ASP è da brividi: appuntamento fissato per il 12 gennaio 2027.
Oltre 550 giorni dopo.
Una data così lontana da essere irrilevante: il paziente potrebbe non arrivarci vivo, e in ogni caso la diagnosi e la cura saranno abbondantemente fuori tempo massimo.
Le liste d’attesa non sono state azzerate, sono state solo coperte di silenzio
Questi due casi – segnalati direttamente alla redazione da cittadini esasperati – smentiscono punto per punto quanto dichiarato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, che aveva affermato di aver drasticamente ridotto i tempi per visite specialistiche e prestazioni ambulatoriali.
L’inchiesta di Report Sicilia aveva già evidenziato le incongruenze tra comunicazione e realtà:
👉 Liste d’attesa azzerate? I dati dell’ASP di Agrigento sono un bluff. La nostra inchiesta li smentisce punto per punto
Siamo pronti al confronto
Se l’ASP di Agrigento è in possesso di dati diversi o aggiornati rispetto a quanto documentato dai nostri lettori, siamo disponibili a pubblicare una replica e a confrontare pubblicamente le fonti. Ma serve trasparenza, non propaganda.
Perché la sanità non si misura con i comunicati, ma con le risposte concrete date ai cittadini.
Chi si prende la responsabilità di questo disastro?
Le responsabilità sono istituzionali e politiche. Non si può continuare a fare propaganda sulla pelle della gente. Non si può parlare di efficienza sanitaria mentre chi ha bisogno di una visita urgente rischia di morire prima della data fissata.
Questa non è una sanità pubblica. È una condanna silenziosa.
E noi, come sempre, continueremo a raccontarlo. Con nomi oscurati, ma con la verità ben chiara davanti agli occhi.

