Un’importante operazione antimafia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catania ha portato all’arresto di 19 persone, tra cui spiccano figure politiche di rilievo. Tra gli arrestati figurano il deputato regionale Giuseppe Castiglione, capogruppo del Movimento per l’Autonomia ed ex presidente del consiglio comunale di Catania; il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale; e i consiglieri comunali Salvatore Fornaro e Matteo Marchese.
L’inchiesta, denominata “Mercurio”, rappresenta la prosecuzione del procedimento “Agorà” e ha svelato presunti legami tra la famiglia mafiosa catanese Santapaola-Ercolano e gruppi a essa collegati, come quello del Castello Ursino e la famiglia di Ramacca. Le indagini hanno evidenziato come questi clan siano riusciti a infiltrarsi nelle istituzioni locali, sostenendo candidati politici nelle elezioni comunali di Misterbianco e Ramacca nel 2021 e in quelle per l’Assemblea Regionale Siciliana nel 2022.
In particolare, durante le elezioni amministrative di Misterbianco del 24 ottobre 2021, il consigliere comunale Matteo Marchese, candidato con la lista “Sicilia Futura”, avrebbe accettato il sostegno elettorale della famiglia Santapaola-Ercolano, promettendo in cambio favori nel settore dei lavori pubblici. Analogamente, nelle elezioni comunali di Ramacca dell’11 ottobre 2021, la famiglia mafiosa locale avrebbe influenzato l’esito elettorale attraverso accordi tra affiliati e candidati, garantendo l’elezione di figure a loro vicine.
Le indagini hanno inoltre permesso di ricostruire l’organigramma del gruppo mafioso del Castello Ursino, con a capo Ernesto Marletta e Rosario Bucolo come organizzatore. Quest’ultimo sarebbe stato coinvolto in attività estorsive ai danni di commercianti e imprenditori del centro cittadino, imponendo tangenti e manodopera. È emerso anche l’utilizzo di intestazioni fittizie per la gestione di attività economiche, in particolare nel settore delle onoranze funebri, al fine di eludere controlli e favorire gli interessi dell’associazione mafiosa. A seguito di ciò, due società operanti nel settore sono state poste sotto sequestro.
Questa operazione evidenzia ancora una volta la pervasività della criminalità organizzata nel tessuto politico e istituzionale locale, sottolineando la necessità di una costante vigilanza e di interventi decisi per contrastare tali fenomeni.

