Il Comune di Agrigento ha annunciato con grande anticipo le date della 78ª edizione del Mandorlo in Fiore, che si svolgerà dal 7 al 15 marzo 2026.
A darne notizia sono stati il sindaco Francesco Miccichè, l’assessore al Turismo, Spettacoli e Grandi Eventi Carmelo Cantone e l’assessore alla Cultura Sandro Montalbano, che parlano di una manifestazione “fondamentale per la promozione turistica e culturale della città”.
Un annuncio che, se da un lato potrebbe sembrare un atto di programmazione, dall’altro lascia molti cittadini perplessi.
Mentre Agrigento versa in una crisi finanziaria senza precedenti, con il bilancio consuntivo 2024 ancora non approvato e il previsionale 2025 del tutto ignoto, l’amministrazione sembra più interessata a pianificare feste future che a risolvere le emergenze presenti.
Un Comune che gioca col futuro dei cittadini
“Al Comune di Agrigento continuano a giocare col futuro dei nostri figli e nipoti — commentano fonti civiche —. Parlano di feste e spettacoli per il 2026, ma non spiegano come garantiranno i servizi essenziali e il sostegno alle famiglie in difficoltà. Qui si rischia il dissesto economico, e intanto si continua a parlare di spese, non di entrate.”
Il paradosso è evidente: mentre gli assessori invitano turisti e tour operator a programmare pacchetti per marzo 2026, nessuno sa ancora se il Comune sarà in grado di garantire i servizi fondamentali nei prossimi mesi.
I numeri parlano chiaro: anticipazioni di tesoreria non restituite, fondi sociali bloccati o spariti dai bilanci, e una città in ginocchio tra emergenze idriche, scuole senza assistenza ASACOM e servizi sociali ridotti al minimo.
Dalla Sagra 2025 alla Procura: attese e silenzi
Mentre si annunciano con toni trionfalistici le date del Mandorlo in Fiore 2026, Agrigento è ancora in attesa di chiarimenti dalla Procura della Repubblica sulla scorsa edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore.
Un evento finito nel mirino delle denunce e delle segnalazioni, tra cui quella presentata dalla signora Narbone, che ha sollevato dubbi sulle procedure amministrative, le spese e la gestione complessiva della manifestazione.
Nonostante le domande sollevate da cittadini e stampa, nessuna comunicazione ufficiale è arrivata dal Comune o dalle autorità competenti.
Un silenzio che pesa, e che contrasta con la leggerezza con cui oggi si parla di “una nuova edizione di successo”.
Consiglieri comunali chiamati a intervenire
Nel frattempo cresce il malcontento anche tra i consiglieri comunali, chiamati a prendere posizione di fronte a un’amministrazione che continua a ignorare i problemi strutturali della città.
“Prima di programmare nuove spese per il 2026 — affermano fonti interne al Consiglio — si affronti la realtà dei conti e si dica ai cittadini come si pensa di evitare il dissesto e garantire i servizi alle famiglie.”
Agrigento si prepara — almeno sulla carta — alla 78ª edizione del Mandorlo in Fiore, ma resta una città sospesa tra annunci e fallimenti.
E mentre si pensa già al 2026, i cittadini continuano a chiedere risposte concrete sul presente: acqua, bilanci, trasparenza e dignità amministrativa.

