Mandorlo in Fiore, altro affidamento diretto: la gestione opaca continua
Dopo lo scandalo sui trasporti della Sagra del Mandorlo in Fiore, il Comune di Agrigento torna a far discutere con un nuovo affidamento diretto, questa volta per i servizi di disbrigo pratiche, allestimenti e hostess.
La determina dirigenziale n. 640 del 5 marzo 2025, firmata dal responsabile del Settore 1 – Affari Generali ed Istituzionali, assegna 14.000 euro alla ditta Tourist Service di Palillo Rosetta tramite trattativa diretta su MEPA, senza alcuna gara pubblica.
Ancora una volta, l’amministrazione comunale evita qualsiasi forma di trasparenza e concorrenza, scegliendo un affidamento diretto giustificato dall’urgenza, nonostante la manifestazione fosse programmata da mesi.
Affidamento diretto e zero concorrenza: il metodo Agrigento OMISSIS_Determina+Dirigenziale+2025-640
Nella determina si legge che il servizio è stato assegnato senza gara perché:
- “L’importo è modesto e distante dalla soglia comunitaria”, quindi si può procedere senza competizione;
- “Non ci sono altre alternative sul mercato locale”, un’affermazione tutta da verificare;
- “L’urgenza di attivare il servizio”, anche se l’evento era noto da tempo.
Ma la domanda è inevitabile: se il Comune avesse programmato per tempo questi servizi, sarebbe stato davvero necessario un affidamento diretto?
Agrigento e la cultura dell’urgenza: un sistema consolidato
Questa ennesima procedura rientra nel modus operandi già visto con i trasporti per la Sagra, dove si è deciso di affidare il servizio a un unico operatore, ignorando la proposta di altre aziende.
In quel caso, il sindaco Francesco Miccichè ha cercato di scaricare le responsabilità sui dirigenti comunali, parlando di una presunta campagna denigratoria nei confronti del Comune. Tuttavia, con questo nuovo affidamento diretto, la mancanza di programmazione e la gestione opaca delle risorse pubbliche appaiono evidenti.
La Procura interverrà?
Di fronte a questi affidamenti a ripetizione senza gara, la domanda che molti si pongono è:
👉 Perché la Procura della Repubblica non ha ancora avviato un’indagine?
Dopo le denunce della funzionaria Carola Narbone e dell’imprenditore Marco Salli sulle irregolarità nei trasporti della Sagra, questo nuovo episodio conferma un sistema in cui le regole della trasparenza vengono sistematicamente eluse.
Agrigento merita una gestione pubblica chiara e trasparente, non affidamenti diretti che alimentano sospetti e favoritismi. La città attende risposte, e questa volta non basteranno giustificazioni di comodo.

