L’avvocato agrigentino Salvatore Pennica è da sempre uno che non le manda a dire. Col consueto garbo – indipendente dalla toga che indossa nelle aule – il penalista esprime attraverso un post sui social il proprio pensiero sui conti del Coa, il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Agrigento. “Il bilancio del consiglio dell’ordine degli avvocati di Agrigento , di cui recentemente è arrivata una comunicazione per la approvazione, chi di voi colleghi del foro lo ha analizzato nelle sue voci ? Lodo l’esempio dell’avvocato Empedocle Mirabile che andava in Cassazione per il cliente e dormiva in hotel a tre stelle, prendeva l’autobus da Fiumicino al palazzaccio, evitava per non gravare sulle tasche le quattro stelle, la macchina con conducente”. E qui, scatta la riflessione: “A leggere il bilancio del COA le spese maggiori sembrerebbero pagamento stipendi dipendenti, ben tre, rimborso spese trasferte di hotel e viaggi con autista e macchina a nolo, trasferte per Palermo al CDD con regolare autista e nolo di macchina, hotel a quattro stelle a Roma. Tutto lecito sia chiaro, adamantino e documentato. In un momento in cui molti giovani avvocati non possono pagarsi il lusso di uno studio ci siamo visti aumentare nel passato le spese di iscrizione all’albo, la cui destinazione è ut sopra rappresentata”.
La proposta
Dalla riflessione alla proposta: “Propongo a chi fa politica forense nell’interesse degli iscritti di viaggiare in treno, di non noleggiare la macchina con autista, di albergare in tre stelle e destinare una parte del risparmio anche diminuendo da tre a due i dipendenti del Coa a garantire la registrazione delle udienza presso il giudice di pace di Villaseta, dove la verbalizzazione riassuntiva è a scapito del diritto e quindi del cittadino. Lo dico con preoccupazione per la giustizia e però mi rendo conto che non tutti abbiamo letto il bilancio prima di approvarlo. Lo dico con preoccupazione per le giovani generazioni di colleghi ai quali dico nessun dorma”.