Il tour politico del sindaco Miccichè: tra congressi e comizi, Agrigento cade a pezzi

Mentre Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura 2025, continua a sprofondare tra emergenze, disservizi e degrado, il sindaco Franco Miccichè prosegue il suo tour politico personale, tra manifestazioni di Forza Italia, nuovi movimenti autonomisti e prossimi congressi di partito. Un’agenda fitta di appuntamenti, che però trascura totalmente la città.

Dopo essere stato presente all’evento di Forza Italia al Politeama Garibaldi di Palermo, al fianco di Tajani e Schifani, Miccichè è comparso anche a Enna, per la nascita del movimento “Grande Sicilia”, come documentato da la Repubblica【Fonte: Repubblica】.

Da civico a politico a tempo pieno

Miccichè si era presentato come un sindaco “civico”, lontano dai partiti. Ma la realtà racconta ben altro: in giunta e nella sua storia politica ci sono presenze evidenti del MPA di Lombardo e Di Mauro, e oggi partecipa attivamente a iniziative di Forza Italia e movimenti autonomisti. Una trasformazione completa, che lo vede più nelle segreterie di partito che negli uffici del Comune.

Agrigento dimenticata: degrado ovunque

Le emergenze sono sotto gli occhi di tutti:

  • Crisi idrica mai risolta

  • Quartieri in abbandono

  • Aiuole secche e parchi pubblici chiusi

  • Piazze invase dai rifiuti

  • Strade buie, sporche e pericolose

Il tutto mentre la giunta si concentra su passerelle politiche ed eventi di facciata.

L’ombra del malaffare: arresti, abusi e denunce pesanti

Ma non è solo trascuratezza. Su questa amministrazione pesano ombre ben più gravi, che vanno dalla mala gestione urbanistica fino alla presunta irregolarità nell’uso di fondi pubblici.

Tra i casi più gravi:

  • La costruzione dell’asilo in zona vincolata, con la distruzione della storica Villa del Sole, nonostante i vincoli paesaggistici e urbanistici;

  • Gli arresti del capo di gabinetto del sindaco per tangenti e di due consulenti per la pianificazione urbanistica, legati alla gestione degli strumenti di governo del territorio;

  • Le gravi denunce depositate da un’impiegata comunale, la signora Narbone, e dall’imprenditore Marco Sallì, che gettano pesanti ombre sulla gestione di oltre 700.000 euro spesi per la Sagra del Mandorlo in Fiore 2024, evento clou della programmazione culturale del Comune.

Due esposti che parlano di fondi utilizzati senza gare trasparenti, affidamenti diretti e spese non giustificate, e che potrebbero aprire scenari giudiziari esplosivi.


📸 Nelle foto:

  1. Il sindaco Miccichè a Enna per la nascita del movimento “Grande Sicilia”.

  2. Seduto nelle prime file all’evento sulla giustizia di Forza Italia con Tajani e Schifani.

  3. La locandina ufficiale del convegno forzista tenutosi a Palermo.

🔴 Agrigento merita risposte, non comizi. Una città allo sbando non si governa da un palco politico.
📌 Cultura non è solo un titolo, è rispetto del territorio, della legalità e dei cittadini.

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