Il progetto da 96.380 € si conferma un disastro: sei serate consecutive senza pubblico, un fallimento che pesa sulle casse comunali.

Il progetto Mirror/Specchio, presentato come simbolo di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, si è ormai trasformato in un caso imbarazzante. Sei serate, sei flop. Nessun colpo di scena, nessun rilancio, solo sale vuote e silenzio assordante.

Abbiamo raccontato fin dalla prima serata la totale assenza di pubblico, documentando la desolazione di platee deserte, con appena una manciata di spettatori presenti. Lo stesso copione si è ripetuto per la seconda, la terza e la quarta serata, fino ad arrivare alla quinta e alla sesta serata, andata in scena ieri: un’altra volta teatro vuoto, un’altra volta soldi pubblici sprecati.

Il progetto, affidato con Determinazione Dirigenziale n. 553 del 12 giugno 2025Determina+Dirigenziale+2025-553 alla società Pro Studios S.r.l., è costato 96.380 euro IVA compresa. Una cifra enorme per un’iniziativa che non ha prodotto alcun ritorno culturale né turistico, ma solo l’immagine di un teatro desolatamente vuoto.

Nemmeno la presenza di rappresentanti istituzionali o della Fondazione è riuscita a dare dignità a un progetto che fin dall’inizio ha mostrato la sua inconsistenza. A ogni replica, la città ha visto poltrone rosse inesorabilmente vuote, mentre nello stesso tempo i cittadini vivono quotidianamente emergenze gravi come la crisi idrica, i servizi assistenziali tagliati, il degrado urbano.

Il bilancio è impietoso: sei serate, sei flop e quasi 100 mila euro di soldi pubblici bruciati. Una vicenda che va ben oltre la critica artistica e che pone un interrogativo politico preciso: chi si assumerà la responsabilità di questo fallimento?

Mirror/Specchio: 100mila euro buttati nell’ennesimo flop. E la città cade a pezzi